L'eleganza del riccio

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smilla_e_la_neve
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L'eleganza del riccio

Messaggio da leggere da smilla_e_la_neve »

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Abbiamo rinunciato all'incontro,

non facciamo che incontrare noi stessi in questi specchi perenni

senza nemmeno riconoscerci.
Se non puoi essere una via maestra, sii un sentiero.
Se non puoi essere il sole, sii una stella.
Sii sempre il meglio di ciò che sei.


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Perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione.
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essenze
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Re: L'eleganza del riccio

Messaggio da leggere da essenze »

«Stasera, ripensandoci, con il cuore e lo stomaco in subbuglio, mi dico che forse in fondo la vita è così: molta disperazione, ma anche qualche istante di bellezza dove il tempo non è più lo stesso. È come se le note musicali creassero una specie di parentesi temporale, una sospensione, un altrove in questo luogo, un sempre nel mai.
Sì, è proprio così, un sempre nel mai».

Muriel Barbery, “L’eleganza del riccio”
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Bisogna avere in sè il caos per partorire una stella che danzi
(F. Nietzsche)


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essenze
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Re: L'eleganza del riccio

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“Non bisogna dimenticare che il corpo deperisce, che gli amici muoiono, che tutti ti dimenticano e che la fine è solitudine e neppure bisogna dimenticare che quei vecchi sono stati giovani, che il tempo di una vita è irrisorio, che un giorno hai 20 anni e il giorno dopo 80. Io ho capito molto presto che la vita passa in un baleno guardando gli adulti intorno a me, sempre di fretta, stressati dalle scadenze, così avidi dell’oggi per non pensare al domani. In realtà temiamo il domani solo perché non sappiamo costruire il presente, e quando non sappiamo costruire il presente ci illudiamo che saremo capaci di farlo domani, e rimaniamo fregati perché domani finisce sempre per diventare oggi, non so se ho reso l’idea. Quindi non bisogna affatto dimenticare, occorre vivere con la certezza che invecchieremo e che non sarà né bello, né piacevole, né allegro e ripetersi che ciò che conta è adesso: costruire ora qualcosa, a ogni costo, con tutte le nostre forze. Avere sempre in testa la casa di riposo per superarsi continuamente e rendere ogni giorno imperituro, scalare passo dopo passo il proprio Everest personale, e farlo in modo tale che ogni passo sia un pezzetto di eternità. Ecco a cosa serve il futuro: a costruire il presente con veri progetti di vita.”

— Muriel Barbery, L’eleganza del riccio


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dipinto David Hockney, 1977
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Bisogna avere in sè il caos per partorire una stella che danzi
(F. Nietzsche)


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