Erri De Luca

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Re: Erri De Luca

Messaggio da leggere da essenze »

Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca.
Considero valore il regno minerale, l'assemblea delle stelle.
Considero valore il vino finché dura il pasto, un sorriso involontario,
la stanchezza di chi non si è risparmiato, due vecchi che si amano.
Considero valore quello che domani non varrà più niente e quello
che oggi vale ancora poco.
Considero valore tutte le ferite.
Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe,
tacere in tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi,
provare gratitudine senza ricordare di che.
Considero valore sapere in una stanza dov'è il nord,
qual è il nome del vento che sta asciugando il bucato.
Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca,
la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.
Considero valore l'uso del verbo amare e l'ipotesi che esista un creatore.
Molti di questi valori non ho conosciuto.

Erri De Luca
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opera d’arte di Lee Mothes
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Bisogna avere in sè il caos per partorire una stella che danzi
(F. Nietzsche)


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Re: Erri De Luca

Messaggio da leggere da essenze »

Amo il la minore in musica,
lo strapiombo in parete.
Di tutta la macchina d'amore ho preferito i baci,
il primo, quello dopo,
qualche altro non contato.
Molti amici in prigioni e negli esili
scontano il novecento anche per me.
Nell'orecchio è rimasto qualche sparo vicino.
Alla mano basta una sera per dimenticare,
al resto di me no.

Erri De Luca

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Re: Erri De Luca

Messaggio da leggere da essenze »

Fosse stata lebbra gliel’avrei leccata per appiccicarmela alla lingua,
fosse stata morte l’avrei voluta io.
Meno di questo, l’amore non è niente.

[Erri De Luca, il contrario di uno]
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Re: Erri De Luca

Messaggio da leggere da essenze »

E quando mi piglia di sentire
che il mio tempo è POCO
penso a quello che sta scorrendo intanto
nel molto del mondo e passa accanto al mio:
sono alberi che stanno scrollando pollini
donne che aspettano una rottura delle acque
un ragazzo che studia un verso di Dante
mille campanelle delle ricreazioni
che stanno suonando in ogni scuola del mondo
un vino che ribolle di travaso
e tutto sta avvenendo insieme a me
e così il mio tempo si allea con il loro
per diventare molto.

(Erri De Luca)
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Re: Erri De Luca

Messaggio da leggere da essenze »

Si cresce tacendo, chiudendo gli occhi ogni tanto,
si cresce sentendo d’improvviso molta distanza
da tutte le persone.

Erri De Luca da “Non ora, non qui”

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Eastman Johnson – La ragazza che ho lasciato dietro di me
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Re: Erri De Luca

Messaggio da leggere da essenze »

Ci salutiamo e ognuno di noi si gira e va a infilarsi nella folla
di sconosciuti che avvolge tutti gli addii.
E ora penso che devo smettere di perdere persone.

Erri De Luca

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Re: Erri De Luca

Messaggio da leggere da essenze »

E io faccio al buio di brace una frittata di solitudini e mi sfamo.

-Erri De Luca-
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Re: Erri De Luca

Messaggio da leggere da essenze »

Quasi sempre il nostro lato migliore non dipende da noi,
ma è affidato all’iniziativa di uno sconosciuto che viene a rianimarcelo per caso.

Erri De Luca - Aceto, arcobaleno
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Re: Erri De Luca

Messaggio da leggere da essenze »

Di notte steso sul letto ascolto i battiti e so che non sono miei,
ma i suoi, cuciti nel mio petto. Così sento di essere in due.

- Erri De Luca -
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Re: Erri De Luca

Messaggio da leggere da essenze »

In un racconto prossimo alla perfezione, La Rosa di Paracelso, Borges fa dire al protagonista: “Ogni passo che farai è la mèta”.
Non è un rovesciamento e neppure un paradosso. Il traguardo sta dentro il percorso, non nella sua fine. Ho questa sensazione due volte, quando scrivo una storia e quando scalo.
La pagina che aggiungo alle altre ogni mattina appartiene all’insieme più vasto di un racconto, ma basta per farmi sentire che contiene tutto il viaggio. Si iscrive nel corso del giorno che è la mia unità di misura del tempo. Non tengo conto dei mesi, delle stagioni. Aggiungo uno alla volta i giorni, divisi uno dall’altro, come le pagine.
Il traguardo di una giornata non sta nel suo tramonto, ma nei gesti che l’attraversano.
Nella scalata valgono i centimetri, la distanza da un appiglio a un altro che governa i movimenti del corpo. Iniziata la linea verso l’alto, ogni passo equivale a una riga, che sulla pagina si allunga verso il basso. La scalata va in su, la scrittura scende, entrambe contengono la frase di Borges: ”Ogni passo che farai è la mèta”.
In cima a una montagna non c’è perché nel suo punto più alto sparisce sotto i piedi.
Al termine di una scrittura mi affaccio sul vuoto delle righe che stanno sotto l’ultima. È il termine. Il traguardo è alle spalle.
Certe frasi come questa di Borges hanno bisogno di passare attraverso il mio corpo, coincidere con una sua evidenza, per essere verificate. In astratto possono essere brillanti, ma senza il mio consenso fisico sono per me vuote.
Chi scala, come chi legge, fa esperienza di una superficie. Nello sfiorarla sta la ragione, lo scopo, anche la mèta che ha mosso l’intenzione.
Erri De Luca - La Mèta, 8 settembre 2020 dal blog dell'autore
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