Sentimenti

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essenze
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Sentimenti

Messaggio da leggere da essenze »

La radice della parola sentimento, derivante dal latino medioevale, è ancora riconoscibile il significato di "sentire", inteso con un significato diverso da quello inteso odiernamente.

Leonardo da Vinci credeva che i muscoli ricevessero il sentimento dai nervi, e Leopardi chiamava sentimenti principali la facoltà del vedere e dell'udire: erano quindi considerati sentimenti quelli che noi oggi definiamo sensi o capacità di percepire sensazioni a livello fisico, mediante gli organi di senso.

Questo significato è rimasto tale in alcune frasi proverbiali, come perdere i sentimenti cioè svenire, o come uscire di sentimenti cioè perdere la pazienza.

Il sentimento era anche inteso la capacità di intendere, compiere ragionamenti, comprendere segni o simboli.

Odiernamente il significato di sentimento presenta accezioni differenti: non è più una percezione fisica, ma uno stato d'animo, un'emozione che è possibile comunicare come l'amore, l'amicizia, la rabbia, la nostalgia ecc.

Usato al singolare, il sentimento è inteso come la parte dell'animo che riguarda le emozioni, e che spesso si oppone alla ragione e che può essere buono o cattivo. Legato a tale lemma è l'aggettivo sentimentale, che giunse all'italiano attraverso l'inglese verso la fine del Settecento.

Il significato neutrale di sentimentale, cioè che si riferisce al sentimento, non si usa quasi più, perché nella lingua comune sentimentale indica qualcuno che prova sentimenti teneri e gentili "esagerando" nel mostrarli.
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L'uomo ed i sentimenti

I sentimenti sono l'espressione di ciò che ci circonda e che agisce direttamente o indirettamente su di noi. La maggior parte dei sentimenti è “controllata” dal nostro subconscio e perciò ogni elemento esterno ci affligge anche internamente, cioè una catena logica viene innescata dal nostro subconscio “maturando” così risposte logiche non esprimibili con parole ma che si sviluppano all'interno.

da Wikipedia
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Bisogna avere in sè il caos per partorire una stella che danzi
(F. Nietzsche)


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essenze
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Re: Sentimenti

Messaggio da leggere da essenze »

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E' assurdo dice la ragione
E' quel che è dice l'Amore
E' infelicità dice il calcolo
Non è altro che dolore dice la paura
E' vano dice il giudizio
E' quel che è dice l'amore
E' ridicolo dice l'orgoglio
E' avventato dice la prudenza
E' impossibile dice l'esperienza
E' quel che è dice l'amore.

Erich Fried

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Bisogna avere in sè il caos per partorire una stella che danzi
(F. Nietzsche)


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smilla_e_la_neve
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Re: Sentimenti

Messaggio da leggere da smilla_e_la_neve »

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Impara a voltar le spalle.

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S. Dalì
Se non puoi essere una via maestra, sii un sentiero.
Se non puoi essere il sole, sii una stella.
Sii sempre il meglio di ciò che sei.


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Perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione.
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Silesia
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Re: Sentimenti

Messaggio da leggere da Silesia »

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I sentimenti si apprendono

Gli antichi imparavano i sentimenti attraverso le storie mitologiche. Se guardiamo alla storia greca ci ritroviamo tutta la gamma dei sentimenti possibili, Zeus il potere, Afrodite l’amore, Atena l’intelligenza, Apollo la bellezza, etc. C’era tutta la fenomenologia dei sentimenti umani. Noi invece li impariamo attraverso la letteratura, che è il luogo dove si apprende che cosa sono il dolore, la noia, l’amore, la disperazione, il suicidio, la passione, il romanticismo. Ma se la letteratura non viene “frequentata” e i libri non vengono letti, se la scuola disamora allora il sentimento non si forma. E se la cultura non interviene, i ragazzi rimangono a livello d’impulso o al massimo di emozione.
Da qui la necessità di educare al sentimento, a partire dalle favole per bambini dove si impara cosa è bene e cosa è male, e poi, crescendo, con la scuola dove si apprende dalla letteratura tutta la gamma dei sentimenti, i loro nomi e i loro possibili percorsi. E solo grazie a questo corredo culturale si acquisisce quella sensibilità psichica capace di distinguere il bene dal male, l'amore dall'odio, la partecipazione dal l'indifferenza.[...]
Non sentire più la differenza tra bene e male, tra il giusto e l’ingiusto,
tra ciò che grave e ciò che non lo è, denota una mappa emotiva non costituita.

Umberto Galimberti
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Vertigine non è paura di cadere ma voglia di volare
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