.
1) In Libano, l'uomo è legalmente autorizzato a fare sesso con gli
animali, ma gli animali devono essere femmine. Avere relazioni sessuali
con un animale maschio è punibile con la morte.
2) In Bahrain, un dottore maschio può legalmente esaminare i genitali
della donna, ma è proibito guardarli direttamente durante l'esame, può
solamente vederli riflessi in uno specchio.
3) Ai musulmanni è vietato guardare i genitali di un cadavere, questo si
applica anche ai becchini, gli organi sessuali del morto devono essere
coperti da un mattone o un pezzo di panno. (Un mattone???)
4) La pena per la masturbazione in Indonesia è la decapitazione.
5) Ci sono uomini in Guam il cui lavoro a tempo pieno è di girare per le
campagne e deflorare giovani vergini, chi li paga per avere il privilegio
di fare se sso per la prima volta...
Motivo: la legge di Guam proibisce espressamente alle vergini di sposarsi.
6) In Hong Kong, alla moglie tradita è legalmente permesso di uccidere il
marito adultero, ma lo può fare solo a mani nude, d'altro canto l'amante
del marito può essere uccisa in qualsivoglia maniera.
7) Venditrici in topless sono legali a Liverpool, ma solo in negozi di pesci tropicali.
8) A Cali, in Colombia, la donna può solo fare sesso con suo marito, e la
prima volta che succede sua madre deve testimoniare all'atto.
9) A Santa Cruz, Bolivia, è illegale per un uomo fare sesso con una donna
e con sua sorella allo stesso tempo. ( si presume che fosse un problema
abbastanza grande per dover fare una legge?)
10) Nel Maryland è proibito vendere preservativi nei distributori
automatici con una eccezione, i preservativi possono essere venduti nelle
macchinette solamente in luoghi dove sono vendute bevande alcoliche per
consumo sul posto...
Stranezze sessuali
- smilla_e_la_neve
- Messaggi: 1365
- Iscritto il: 18/06/2010, 23:09
Re: Stranezze sessuali
Il sesso è parte dei costumi e della cultura di ogni popolo. In alcuni casi è ancora vittima di tabù che sono spesso il frutto di interpretazione oltre limite di dettami religiosi. E talvolta questi finiscono per influenzare la legge, anche a livello penale. Al di là di queste fattispecie estreme di rapporto tra sessualità e costume nazionale ce ne sono di curiose, alcune attuali, altre relegate alla storia antica.
Nella cultura hawaiana, per esempio, uomini e donne avevano l’abitudine di dare un nome al proprio organo riproduttivo e componevano brevi canzoni che ne narravano le gesta (chissà quanto esagerando). Difficile da comprendere è l’usanza delle isole Trobriand, nella Papua Nuova Guinea dove la vita sessuale ha inizio tra i sei e i dodici anni. Noto è, invece, che nell’Antica Grecia l’omosessualità era un qualcosa di importante, ma si praticava solo tra adulti e adolescenti. Di sicuro in controtendenza è l’abitudine nell’isola irlandese di Inis Beag dove il sesso è considerato una perdita di energia vitale e quindi gli istinti sessuali vengono repressi. La riservatezza degli abitanti dell’isola raggiunge livelli estremi: si vergognano perfino a mostrarsi senza calzini e vivono il sesso come un orribile dovere necessario per riprodursi. Il rapporto tra popoli arabi e omosessualità? C’è da sapere che nelle tribù che vivevano nell’oasi egiziana di Siwa era assolutamente accettata.
Un’altra tribù, quella Kreung della Cambogia, ha premura e cura dell’intimità che verrà dei propri figli e costruiscono capanne dell’amore (foto) dove gli adolescenti avvieranno la loro esperienza. Identica premura hanno verso i futuri maschi a Mangaia, l’isola più meridionale delle Cook: le donne anziane si incaricano di spiegare ai maschietti 13enni come dare il massimo nell’intimità, addirittura includendo tecniche per migliorare la durata per rendere felici le future mogli. Più o meno da quelle parti, alle isole Marchesi, per i figli vedere i genitori che fanno sesso è del tutto normale, nel senso che i genitori non si nascondono più di tanto. Non è una cosa di cui vergognarsi, insomma. E ora una che forse farà piacere alle donne. Nella riserva dell’etnia Mehinaku, in Brasile, gli uomini si disputano le grazie di una donna offrendole pesce. Quantità e qualità la aiuteranno a capire a chi dire di sì. Infine una curiosità che piacerà ai maschietti un po’ “particolari”: in alcune tribù dell’Himalaya i fratelli condividono la stessa partner sessuale. Difficile capire è come ci si comporta in caso di famiglie numerose.
Fonte: http://www.caffeinamagazine.it/costume/ ... e-al-mondo
Nella cultura hawaiana, per esempio, uomini e donne avevano l’abitudine di dare un nome al proprio organo riproduttivo e componevano brevi canzoni che ne narravano le gesta (chissà quanto esagerando). Difficile da comprendere è l’usanza delle isole Trobriand, nella Papua Nuova Guinea dove la vita sessuale ha inizio tra i sei e i dodici anni. Noto è, invece, che nell’Antica Grecia l’omosessualità era un qualcosa di importante, ma si praticava solo tra adulti e adolescenti. Di sicuro in controtendenza è l’abitudine nell’isola irlandese di Inis Beag dove il sesso è considerato una perdita di energia vitale e quindi gli istinti sessuali vengono repressi. La riservatezza degli abitanti dell’isola raggiunge livelli estremi: si vergognano perfino a mostrarsi senza calzini e vivono il sesso come un orribile dovere necessario per riprodursi. Il rapporto tra popoli arabi e omosessualità? C’è da sapere che nelle tribù che vivevano nell’oasi egiziana di Siwa era assolutamente accettata.
Un’altra tribù, quella Kreung della Cambogia, ha premura e cura dell’intimità che verrà dei propri figli e costruiscono capanne dell’amore (foto) dove gli adolescenti avvieranno la loro esperienza. Identica premura hanno verso i futuri maschi a Mangaia, l’isola più meridionale delle Cook: le donne anziane si incaricano di spiegare ai maschietti 13enni come dare il massimo nell’intimità, addirittura includendo tecniche per migliorare la durata per rendere felici le future mogli. Più o meno da quelle parti, alle isole Marchesi, per i figli vedere i genitori che fanno sesso è del tutto normale, nel senso che i genitori non si nascondono più di tanto. Non è una cosa di cui vergognarsi, insomma. E ora una che forse farà piacere alle donne. Nella riserva dell’etnia Mehinaku, in Brasile, gli uomini si disputano le grazie di una donna offrendole pesce. Quantità e qualità la aiuteranno a capire a chi dire di sì. Infine una curiosità che piacerà ai maschietti un po’ “particolari”: in alcune tribù dell’Himalaya i fratelli condividono la stessa partner sessuale. Difficile capire è come ci si comporta in caso di famiglie numerose.
Fonte: http://www.caffeinamagazine.it/costume/ ... e-al-mondo