Come in un romanzo di Stephen King.

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essenze
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Iscritto il: 18/06/2010, 19:48

Come in un romanzo di Stephen King.

Messaggio da leggere da essenze »

Cleveland, Ohio, America.
Tipico scenario dei romanzi del grande King.
Tre donne prigioniere, rapite, stuprate, usate...
e tre mostri.
Perchè coloro che si macchiano, che rendono ...normale,
che si permettono eticamente, moralmente certe azioni
non appartengono al genere umano.

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Erano state sequestrate che erano poco più che adolescenti e dopo un decennio sono state ritrovate a Cleveland in Ohio, non lontano da dove erano sparite. Nessuno per tutto questo tempo si era accorto di nulla.

NEW YORK - Tre donne, rapite dieci anni fa quando erano poco più che adolescenti, sono state ritrovate in una casa di Cleveland, in Ohio, non lontano da dove sono state viste l'ultima volta prima delle loro drammatiche sparizioni, avvenute comunque in tempi diversi nel giro di un biennio, ma sempre nella stessa zona. Con loro anche una bambina. Erano tenute segregate da un autista di scuola bus, Ariel Castro, 52 anni, arrestato insieme a due suoi fratelli.

L'incredibile storia che ha ampio risalto su tutti i notiziari americani ha per protagoniste Gina De Jesus, 23enne rapita nel 2004, Amanda Berry oggi 26enne, che aveva fatto perdere ogni traccia nel 2003, Michelle Knight, 30 anni, scomparsa nel 2001. Casi analoghi, ma ognuno diverso dall'altro, che nessuno poteva immaginare fossero legati dallo stesso incredibile destino. Oggi però la svolta della loro vita. Una di loro, Amanda, rapita il giorno prima di compiere 17 anni, oggi è finalmente riuscita a scappare assieme, grazie all'aiuto di un vicino. Charles Ramsey, questo il suo nome, richiamato dalle grida della casa, pare che si sia avvicinato alla porta di casa, pensando a un caso di violenza domestica. Quindi, dopo aver liberato Amanda, le ha passato il suo cellulare con cui ha subito avvisato la polizia con una telefonata incredibilmente drammatica, la cui registrazione in queste ore viene trasmessa in continuazione dalle reti tv: "Aiutatemi. Sono Amanda Berry, sono stata rapita dieci anni fa, e ora sono libera".

Quindi ha chiesto agli agenti di far presto, pur di liberare le sue due compagne di prigionia mentre il loro aguzzino era fuori di casa. Tutti gli abitanti della zona, si sono quindi riversati per strada per accogliere l'incredibile ritrovamento. Le donne sono quindi state ricoverate all'ospedale ma gli inquirenti hanno fatto sapere che si trovano in ottimo stato.

Come è capitato in altri casi di questo tipo, tutti in zona si chiedono come sia stato possibile che un uomo solo possa aver richiuso e tenuto nascosti tra esseri umani, tre ragazze poco più che adolescenti, oggi donne, contro la loro volontà per oltre 10 anni. E che tutto potesse accadere senza che nessuno si accorgesse di loro. Castro, da tempo separato dalla moglie, entrava sempre dal retro, teneva le tende abbassate, la casa al buio e dunque non era possibile sbirciare all’interno.

Di Michelle si erano perse le tracce nel 2002 nei pressi della sua abitazione. Amanda, invece, l’avevano vista all’uscita del fast food dove lavorava, era il 21 aprile del 2003, alla vigilia del suo diciassettesimo compleanno. Quanto a Gina era scomparsa mentre tornava a casa da scuola: era il 2 aprile 2004, all’epoca aveva 14 anni. La mamma di Amanda, ammalatasi gravemente dopo la sua scomparsa, ha combattuto fino alla fine per ottenere la verità sulla figlia, ma nel 2006 le sue condizioni sono peggiorate ed è morta.

Sul caso rimangono ancora molti interrogativi cui dare risposta: dove erano nascoste la ragazze quando Castro usciva per andare al lavoro? Perchè non hanno tentato di scappare prima? Amanda come è riuscita a fuggire? Aspetti che la polizia dovrà chiarire, insieme al ruolo dei due fratelli di Castro.

(07 maggio 2013) da repubblica.
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Bisogna avere in sè il caos per partorire una stella che danzi
(F. Nietzsche)


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Silesia
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Re: Come in un romanzo di Stephen King.

Messaggio da leggere da Silesia »

Credo che questo sarà il topic degli ..orrori. :triste:

Milano, picconate sui passanti: un morto

L'aggressore è un 31enne con precedenti
L'uomo è originario del Ghana.
Cinque aggressioni, un sesto scampato per un soffio:
gravissimi un 21enne e un 64enne.

È sceso in strada con un piccone e ha cominciato a brandirlo rincorrendo i passanti. Cinque persone sono state colpite. Un uomo di 40 anni è morto per le ferite riportate. È successo a Milano, nel quartiere Niguarda, tra le 5.45 e le 6.35 di sabato mattina. I feriti sono stati soccorsi e ricoverati tra il Niguarda e l'istituto clinico Città studi, dove una delle vittime è spirata nonostante le cure immediate. Le condizioni di altre due, Daniele Carella, 24 anni, ed Ermanno Masini, le condizioni sono gravissime. Ad alcune delle vittime l'aggressore avrebbe preso il cellulare.
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Sono le 5.59 minuti il fotogramma di una telecamera fissa le immagini di Mada Kabobo con il piccone sulla spalla
Non vi ricorda "shining"? :uhmm:
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Vertigine non è paura di cadere ma voglia di volare
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