Canova

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Re: Canova

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Damoxenos.
Antonio Canova (1757—1822).
Marble. 1800. Rome, Vatican Museums, Pio-Clementine Museum, Octagonal Court.
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Bisogna avere in sè il caos per partorire una stella che danzi
(F. Nietzsche)


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Antonio Canova, Venus and Mars 1816-22 Marble
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Re: Canova

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Antonio Canova
Le tre grazie

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Canova: Danzatrice con i cembali
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Apollo che si incorona, 1781 - Canova
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La “buona duchessa” di Parma in una statua del Canova

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Nell’autunno del 1810 Antonio Canova venne invitato a Parigi per eseguire il ritratto della nuova sposa di Napoleone, Maria Luigia d’Asburgo: i diari dell’artista registrano in presa diretta le sedute di posa per la realizzazione del modello in creta. Al ritorno a Roma il grande scultore preparò subito un busto in marmo e cominciò a lavorare ad una grande statua che raffigurasse la sovrana come la personificazione della Concordia, solennemente assisa in trono, abbigliata all’antica, con diadema regale, scettro e patera (un piccolo piatto di cui gli antichi si servivano nelle cerimonie religiose).
La statua era già pronta nel gennaio del 1814, ma il drammatico crollo dell’impero napoleonico ne impedì il trasporto a Parigi. Solo nel 1817 – divenuta ormai duchessa di Parma, Piacenza e Guastalla – Maria Luigia riuscì a recuperare la scultura rimasta a Roma nello studio dello scultore, decidendo di sistemarla nella reggia di Colorno, dove rimase fino al 1848, quando il suo erede, l’arciduca Leopoldo d’Asburgo, la donò alla città, affinché fosse sistemata nella nicchia della Galleria che la sovrana stessa aveva fatto allestire nel Palazzo della Pilotta, dove tuttora si può ammirare.
A queste informazioni, reperite sul web, aggiungo un appunto, derivato dalla mia passione per la numismatica, che fa capire quanto la sovrana amasse il suo popolo. Nel 1832, durante un’epidemia di colera, Maria Luigia non esitò a far fondere una toilette d’oro e d’argento (dono di Napoleone I in occasione della nascita del figlio) per coniare delle monete a soccorso dei colerosi della città. Per questo gesto e per altre illuminate azioni governative, i parmigiani soprannominarono Maria Luigia la "buona duchessa".
Antonio Canova (Possagno -TV-, 1 novembre 1757 – Roma, 13 ottobre 1822), Ritratto di Maria Luigia d’Asburgo in veste di Concordia, 1811-14
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Bisogna avere in sè il caos per partorire una stella che danzi
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