Pablo Neruda

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Pablo Neruda

Messaggio da leggere da essenze »

.
la poesia deve recuperare il legame con il lontano lettore,
deve camminare nell'oscurità e incontrarsi con il cuore dell'uomo,
con gli occhi della donna, con gli sconosciuti della strada,
di quelli che a una certa ora del crepuscolo o in piena notte
stellata hanno bisogno magari di un solo verso.
Bisogna perdersi fra quelli che non conosciamo
affinchè raccolgano le nostre cose dalla strada,
dalla sabbia, dalle foglie cadute mille anni
nello stesso bosco"

P.Neruda


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Bisogna avere in sè il caos per partorire una stella che danzi
(F. Nietzsche)


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Re: Pablo Neruda

Messaggio da leggere da essenze »

"Se tu mi dimenticassi"

Voglio che tu sappia una cosa.Tu sai com'è questa cosa:
se guardo la luna di cristallo, il ramo rosso del lento autunno alla mia finestra,
se tocco vicino al fuoco l'impalpabile cenere o il rugoso corpo della legna
tutto mi conduce a te, come se ciò che esiste, aromi, luce,
metalli, fossero piccole navi che vanno verso le tue isole che m'attendono.
Orbene, se a poco a poco cessi d'amarmi,
cesserò d’amarti a poco a poco.
Se d'improvviso mi dimentichi, non cercarmi, che già ti avrò dimenticata.
Se consideri lungo e pazzo il vento di bandiere che passa per la mia vita , e
ti decidi a lasciarmi sulla riva del cuore in cui ho le radici, pensa
che in quel giorno, in quell’ ora,
leverò in alto le braccia e le mie radici usciranno a cercare altra terra.
Ma se ogni giorno,ogni sera senti che a me sei destinata con dolcezza implacabile,
se ogni giorno sale alle tue labbra un fiore a cercarmi,
ahi, amore mio, ahi mia, in me tutto quel fuoco si ripete,
in me nulla si spegne né dimentica
il mio amore si nutre del tuo amore, amata,e finché tu vivrai starai
tra le tue braccia senza uscire dalle mie.ù

P. Neruda
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Re: Pablo Neruda

Messaggio da leggere da essenze »

.
E' oggi: tutto l'ieri andò cadendo
entro dita di luce e occhi di sogno,
domani arriverà con passi verdi:
nessuno arresta il fiume dell'aurora.

Nessuno arresta il fiume delle tue mani,
gli occhi dei tuoi sogni, beneamata,
sei tremito del tempo che trascorre
tra luce verticale e sole cupo,

e il cielo chiude su te le sue ali
portandoti, traendoti alle mie braccia
con puntuale, misteriosa cortesia.

Per questo canto il giorno e la luna,
il mare, il tempo, tutti i pianeti,
la tua voce diurna e la tua pelle notturna.


Pablo Neruda
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Re: Pablo Neruda

Messaggio da leggere da essenze »

Stanco

Son stanco. Fuggi. Allontanati. Estinguiti.
Non imprigionare la mia sterile testa tra le tue mani.
Mi segnino la fronte le fruste del gelo.
La mia inquietudine si sferzi con i venti dell'Atlantico.
Fuggi. Allontanati. Estinguiti.
La mia anima deve star sola.
Deve crocifiggersi, sbriciolarsi, rotolare,
versarsi, contaminarsi sola,
aperta alla marea dei pianti,
ardendo nel ciclone delle furie,
eretta tra i monti e tra gli uccelli,
distruggersi, sterminarsi sola,
abbandonata e unica come un faro di spavento.

Pablo Neruda
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Re: Pablo Neruda

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Posso scrivere i versi

Posso scrivere i versi più tristi questa notte.
Scrivere, ad esempio: "La notte è stellata,
e tremolano, azzurri, gli astri, in lontananza ".
Il vento della notte gira nel cielo e canta.
Posso scrivere i versi più tristi questa notte.
lo l'amai, e a volte anche lei mi amò.
Nelle notti come questa la tenni tra le mie braccia.
La baciai tante volte sotto il cielo infinito.
Lei mi amò, a volte anch'io l'amavo.
Come non amare i suoi grandi occhi fissi.
Posso scrivere i versi più tristi questa notte.
Pensare che non l'ho. Sentire che l'ho perduta.
Udire la notte immensa, più immensa senza lei.
E il verso cade sull'anima come sull'erba la rugiada.
Che importa che, il mio amore non potesse conservarla.
La notte è stellata e lei non è con me.
In lontananza qualcuno canta. In lontananza.
La mia anima non si accontenta di averla perduta.
Come per avvicinarla il mio sguardo la cerca.
Il mio cuore la cerca, e lei non è con me.
La stessa notte che fa biancheggiare gli stessi alberi.
Noi, quelli di allora, più non siamo gli stessi.
Più non l'amo, è certo, ma quanto l'amai.
La mia voce cercava il vento per toccare il suo udito.
D'altro. Sarà d'altro. Come prima dei miei baci.
La sua voce, il suo corpo chiaro. I suoi occhi infiniti.
Più non l'amo, è certo, ma forse l'amo.
Così breve l'amore, ed è sì lungo l'oblio.
Perché in notti come questa la tenni tra le mie braccia,
la mia anima non si rassegna ad averla perduta.
Benché questo sia l'ultimo dolore che lei mi causa,
e questi siano gli ultimi versi che io le scrivo.

(P.Neruda)
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Re: Pablo Neruda

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~ Chanson d'amour ~

Nel mio cielo al crepuscolo sei come una nube
e il tuo colore e la forma sono come io li voglio.
Sei mia, sei mia, donna dalle labbra dolci
e vivono nella tua vita i miei sogni infiniti.

La lampada della mia anima ti fa rosa i piedi,
il mio acido vino è più dolce sulle tue labbra,
oh mietitrice della mia canzone d’imbrunire,
come ti sentono mia i miei sogni solitari!

Sei mia, sei mia, vado gridando nella brezza
della sera, e il vento trascina la mia voce vedova.
Cacciatrice del fondo dei miei occhi, il tuo furto
ristagna come l’acqua il tuo sguardo notturno.

Nella rete della mia musica sei prigioniera, amor mio,
e le mie reti di musica sono ampie come il cielo.
La mia anima nasce sulla riva dei tuoi occhi a lutto.
Nei tuoi occhi a lutto inizia il paese del sogno.

Pablo Neruda

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Re: Pablo Neruda

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Il vento nell'Isola

Il vento è un cavallo:senti come corre
per il mare, per il cielo.
Vuol portarmí via: senti come percorre il mondo
per portarmi lontano.
Nascondimi, tra le tue braccia per questa notte sola,
mentre la pioggia rompe contro il mare e la terra
la sua bocca innumerevole.
Senti come il vento mi chiama galoppando
per portarmi lontano.
Con la tua fronte sulla mia fronte,
con la tua bocca sulla mia bocca,
legati i nostri corpi all'amore che ci brucia,
lascia che il vento passi senza che possa portarmi via.
Lascia che il vento corra coronato di spuma,
che mi chiami e mi cerchi galoppando nell'ombra,
mentre, sommerso sotto i tuoi grandi occhi,
per questa notte sola riposero, amor mio.

Pablo Neruda
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smilla_e_la_neve
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Re: Pablo Neruda

Messaggio da leggere da smilla_e_la_neve »

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EPITALAMIO

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Ricordi quando d'inverno
giungemmo all'isola?
Il mare verso di noi innalzava una coppa di freddo.
Alle pareti i rampicanti sussurravano lasciando
cadere foglie oscure al nostro passaggio.
Anche tu eri una Piccola foglia che tremava sul mio petto.
Il vento della vita ti pose lì.
Dapprima non ti vidi; non seppi che camminavi con me,
finché le tue radici perforarono il mio petto,
s'unirono ai fili del mio sangue,
parlarono per la mia bocca,fiorirono con me.
Così fu inavvertita la tua presenza, foglia o ramo invisibile
e il Mio cuore d'improvviso si popolò di frutti e di suoni.
Abitasti la casa che t'attendeva oscura,
e allora accendesti le lampade.
Ricordi, amor mio,i nostri primi passi nell'isola?
Le pietre grige ci riconobbero,
le raffiche della pioggia,le grida del vento nell' ombra.
Ma il fuoco fu il nostro unico amico,
vicino ad esso stringemmo
con quattro braccia, nell'inverno,il dolce amore.
Il fuoco vide crescere nudo il nostro amore
fino a toccare stelle nascoste,
e vide nascere e morire il dolore
come una spada spezzata
contro l'amore invincibile.
Ricordi,oh addormentata nella mia ombra,
come da te cresceva il sonno,
dal tuo petto nudo, aperto con le sue cupole gemelle,
verso il mare, verso il vento dell'isola,
e come io nel tuo sogno navigavo
libero, nel mare e nel vento,
legato e sommerso tuttavia
all'azzurro volume della tua dolcezza?
O dolce, dolce mia, mutò la primavera
i muri dell'isola.
Apparve un fiore come una goccia
di sangue color d'arancia,
poi i colori scaricarono tutto il loro peso puro.
Il mare riconquistò la sua trasparenza,
la notte su nel cielo mise in mostra i suoi grappoli,
e ormai tutte le cose sussurrarono
il nostro nome d'amore; pietra a pietra
dissero il nostro nome e il nostro bacio.
L'isola di pietra e di muschio
risuonò nel segreto delle sue grotte
come nella tua bocca il canto, e il fiore che nasceva
tra gli interstizi della pietra
con la sua sillaba segreta
disse mentre passavi il tuo nome di pianta bruciante,
e la scoscesa roccia innalzata come il muro del mondo
riconobbe il mio canto, beneamata,
e tutte le cose dissero
il tuo amore, il mio amore, amata,
perché la terra, il tempo, il mare, l'isola,
la vita, la marea,il germe che dischiude
le sue labbra nella terra,il fiore divoratore,
il movimento della primavera, tutto ci riconosce.
Il nostro amore è nato fuori delle pareti,
nel vento, nella notte, nella terra,
e per questo l'argilla e la corolla,
il fango e le radici sanno come ti chiami,
e sanno che la mia bocca si unì alla tua
perché nella terra ci seminarono insieme
solo senza che noi lo sapessimo,
e che cresciamo insieme e insieme fioriamo,
e per questo quando passiamo
il tuo nome è nei petali
della rosa che cresce nella pietra,
il mio nome È nelle grotte.
Tutti lo sanno, non abbiamo segreti,
siamo cresciuti insieme, ma non lo sapevamo.
Il mare conosce il nostro amore, le pietre
dell'altura rocciosa sanno che i nostri baci fiorirono
con purezza infinita, come una bocca scarlatta
albeggia nei loro interstizi:
così conoscono il nostro amore e il bacio
che uniscono la tua bocca e la mia
in un fiore eterno.
Amore mio, la primavera dolce,
fiore e mare, ci circondano.
Non la scambiamo per il nostro inverno,
quando il vento incominciò a decifrare il tuo nome
che oggi ripete a tutte l'ore,
quando le foglie non sapevano che tu eri una foglia,
quando le radici non sapevano che tu mi cercavi nel mio petto.
Amore, amore, la primavera ci offre il cielo,
ma la terra oscura è il nostro nome,
il nostro amore appartiene a tutto il tempo e alla terra.
Amandoci, il mio braccio sotto il tuo collo d'arena,
aspetteremo come cambiano la terra e il tempo nell'isola,
come cadono le foglie dei rampicanti taciturni,
come se ne va l'autunno dalla finestra rotta.
Ma noi stiamo attendendo il nostro amico,
il nostro amico dagli occhi rossi,
il fuoco, quando di nuovo il vento
scuoterà le frontiere dell'isola
e disconoscerà il nome di tutti,
l'inverno ci cercherà, amor mio, sempre,
ci cercherà, perché lo conosciamo,
perché non lo temiamo,perché abbiamo
con noi il fuoco per sempre.
Abbiamo la terra con noi,per sempre,
la primavera con noi, per sempre,
e quando si staccherà dai rampicanti una foglia,
tu sai amor mio che nome sta scritto su quella foglia,
un nome che è il tuo ed è il mio,
i nostri nomi d'amore, un solo
essere la freccia che trapassò l'inverno,
l'amore invincibile, il fuoco dei giorni,
una foglia che mi cadde sul petto,
una foglia dell'albero della vita
che fece nido e cantò, che mise radici
che diede fiori e frutti.
Così vedi, amor mio, come vado per l'isola,
Per il mondo,
sicuro in mezzo alla primavera,
pazzo di luce nel freddo,
camminando tranquillo nel fuoco,
sollevando il tuo peso di petali tra le mie braccia,
come se mai avessi camminato se non con te, anima mia,
come se non sapessi camminare se non con te,
come se non sapessi cantare se non quando tu canti.

P. Neruda
Se non puoi essere una via maestra, sii un sentiero.
Se non puoi essere il sole, sii una stella.
Sii sempre il meglio di ciò che sei.


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Perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione.
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smilla_e_la_neve
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Re: Pablo Neruda

Messaggio da leggere da smilla_e_la_neve »

.
Oramai sei mia. Riposa col tuo sonno nel mio sonno.
Amore, dolore, affanni ora devono dormire.
Gira la notte sulle sue ruote invisibili
e presso di me sei pura come l'ambra addormentata.

Nessuna più, amore, dormirà con i miei sogni.
Andrai, andremo insieme per le acque del tempo.
Nessuna viaggerà per l'ombra con me,
solo tu, sempre viva, sempre sole, sempre luna.

Ormai le tue mani aprirono i pugni delicati
e lasciarono cadere dolci segni senza rotta,
i tuoi occhi si chiusero come due ali grigie,
mentr'io seguo l'acqua che porti e che mi porta:
la notte, il mondo, il vento dipanano il loro destino,
e senza te ormai non sono che il tuo sogno solo.

Pablo Neruda
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Se non puoi essere il sole, sii una stella.
Sii sempre il meglio di ciò che sei.


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smilla_e_la_neve
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Re: Pablo Neruda

Messaggio da leggere da smilla_e_la_neve »

Lasciami libere le mani

Lasciami libere le mani
e il cuore, lasciami libero!
Lascia che le mie dita scorrano
per le strade del tuo corpo.
La passione - sangue, fuoco, baci-
m'accende con tremule fiammate.
Ahi, tu non sai cos'è questo!
E' la tempesta dei miei sensi
che piega la selva sensibile dei miei nervi.
E' la carne che grida con le sue lingue ardenti!
E' l'incendio! E tu sei qui, donna,
come un legno intatto ora che tutta la mia vita
fatta cenere vola verso il tuo corpo pieno,
come la notte, d'astri!
Lasciami libere le mani e il cuore, lasciami libero!
Io solo ti desidero, ti desidero solamente!
Non è amore, è desiderio che inaridisce e s'estingue,
è precipitare di furie, avvicinarsi dell'impossibile,
ma ci sei tu, ci sei tu per darmi tutto,
e per darmi ciò che possiedi sei venuta sulla terra -
com'io son venuto per contenerti, desiderarti, riceverti!

Pablo Neruda
Se non puoi essere una via maestra, sii un sentiero.
Se non puoi essere il sole, sii una stella.
Sii sempre il meglio di ciò che sei.


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