Jacques Prévert

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smilla_e_la_neve
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Re: Jacques Prévert

Messaggio da leggere da smilla_e_la_neve »

Jacques Prevert, uno dei poeti francesi più popolari del XX secolo, nasce a Neuilly-sur-Seine il 4 febbraio del 1900 ed in Bretagna trascorre diversi anni della sua infanzia.

Giovanissimo conosce André Breton, Raymond Queneau ed i Surrealisti; interessato all'arte populista entra a far parte di questo gruppo.

Nel 1928, estraneo alle implicazioni politiche e filosofiche del gruppo surrealista, si allontana da questi e, tra il 1932 ed il 1937, si dedica attivamente al teatro e scrive testi messi in scena dal Groupe Octobre, una compagnia teatrale di sinistra.

Jacque Prevert lavora anche nel cinema e nel mondo della musica, autore di canzoni di successo come "Le foglie morte" e "Barbara"; i testi delle sue prime canzoni, musicate da Joseph Kosma, verranno interpretate da cantanti famosi come Julette Grèco e Yves Montand.

Nel 1938 si trova ad Hollywood dove scrive il soggetto per un film di M. Carnè, il celebre "Porto delle nebbie", interpretato da Jean Gabin e, fino al 1944, si occupa di cinema, per riprendere l'attività teatrale solo nel 1945 con la rappresentazione di un balletto a cui collabora anche Pablo Picasso.

Jacques Prevert, come sceneggiatore cinematografico, collabora con Renoir ne "Il delitto di monsieur Lange", 1935, con M. Carné in "Jenny", 1936, "Il porto delle nebbie", 1938, "Alba tragica", 1939, "I bambini del paradiso", 1943-45, sviluppando i caratteri tipici del "realismo poetico" del cinema francese.

La fama di Prevert è però dovuta alla produzione poetica, dove l'artista con facile e arguto lirismo sentimentale, dà libero corso all'immaginazione, in un'insolito stile vicino alla lingua parlata e alla vita quotidiana.
E' del 1945 la celebre raccolta di poesia "Parole".

I suoi temi preferiti sono l'amore, la libertà, il sogno, la fantasia, la compassione, l'umorismo, la satira contro i potenti e l'avversità per l'oppressione sociale.

Nel 1947 sposa Janine Tricotet, da cui aveva avuto una figlia, Michèle e tra il 1951 ed il 1955 escono altre sue raccolte di versi tra cui "La pioggia e il bel tempo".

In quegli anni comincia a dedicarsi ad un'altra attività artistica, quella dei collages, che due anni dopo esporrà alla galleria Maeght, esprimendo il suo amore per la pittura con i saggi: "L'univers de Klee" e "Joan Mirò".

Nel 1963 pubblica "Histories et d'autres histories" e nel 1972 esce la raccolta "Choses et autres", seguita nel 1976, da "Arbres" pubblicate in Italia in varie antologie.

Prevert, muore a Parigi l'11 aprile 1977 stroncato da un cancro al polmone.
Se non puoi essere una via maestra, sii un sentiero.
Se non puoi essere il sole, sii una stella.
Sii sempre il meglio di ciò che sei.


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Re: Jacques Prévert

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Mille anni e poi mille
Non possono bastare
Per dire
La microeternità
Di quando m'hai baciato
Di quando t'ho baciata
Un mattino nella
luce dell'inverno
Al Parv Montsouris a Parigi

A Parigi
Sulla terra
Sulla terra che è un astro.

J. Prèvert
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Re: Jacques Prévert

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La lucertola dell’amore
Ancora una volta é fuggita
E m’ha lasciato la coda fra le dita
Ben mi sta
Avevo voluto serbarla per me.

J. Prévert


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Re: Jacques Prévert

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Migliaia e migliaia di anni
Non basterebbero
Per dire
Il minuscolo secondo d’eternità
In cui tu m’hai abbracciato
In cui io t’ho abbracciato.

Jacques Prévert


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Re: Jacques Prévert

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“Ho riconosciuto
la felicità
dal rumore
che ha fatto
andandosene.”

Jacques Prévert


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