Jacques Prévert

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Silesia
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Re: Jacques Prévert

Messaggio da leggere da Silesia »

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Baciami

In un quartier della ville Lumiere
Dove fa sempre buio e manca l’aria
E d’inverno come d’estate è sempre inverno
Lei era sulle scale
Lui accanto a lei e lei accanto a lui
Faceva notte
C’era un odore di zolfo
Perché nel pomeriggio avevano ucciso le cimici
E lei gli diceva
È buio qui
Manca l’aria
E d’inverno come d’estate è sempre inverno
Il sole del buon Dio non brilla da noi
Ha fin troppo lavoro nei quartieri ricchi
Stringimi tra le braccia
Baciami
Baciami a lungo
Baciami
Più tardi sarà troppo tardi
La nostra vita è ora
Qui si crepa di tutto
Dal caldo e dal freddo
Si gela si soffoca
Manca l’aria
Se tu smettessi di baciarmi
Credo che morirei soffocata
Hai quindici anni ne ho quindici anch’io
In due ne abbiamo trenta
A trent’anni non si è più ragazzi
Abbiamo l’età per lavorare
Avremo pure diritto di baciarci
Più tardi sarà troppo tardi
La nostra vita è ora
Baciami!

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Jacques Prévert
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Re: Jacques Prévert

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Jacques Prevert


Nasce a Neuilly-sur-Seine nel 1900 ed è uno dei poeti francesi più popolari del XX secolo. Giovanissimo conosce André Breton, Raymond Queneau e i surrealisti ed entra a far parte di questo gruppo, interessato dall'arte populista. Nel 1928 si discosta da questi e frequenta il Groupe Octobre, una compagnia teatrale di sinistra.

La sua fama è però dovuta alla produzione poetica, dove Prévert dà libero corso all'immaginazione insolita in uno stile vicino alla lingua parlata e alla vita quotidiana. I suoi temi preferiti sono l'amore, la libertà, il sogno e la fantasia, la compassione, l'umorismo, la satira contro i potenti, l'avversità per l'oppressione sociale.

Tra le sue raccolte di versi di maggiore successo, Parole (1945), La pioggia e il bel tempo (1955), Alberi (1976); in Italia sono state pubblicate, oltre a queste, varie antologie come Le foglie morte (dal titolo di una sua celebre poesia), Poesie d'amore e Poesie.

Muore a Parigi nel 1977
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Re: Jacques Prévert

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Non sono io a cantare



Non sono io a cantare

è il fiore che ho veduto

Non sono io a ridere

è il vino che ho bevuto

Non sono io a piangere

è il mio amore perduto.



Jacques Prévert
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Re: Jacques Prévert

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Silvia

Silvia ti voglio bene
Silvia
Silvia
Silvia che bel nome hai
Silvia
Silvia
Silvia voglio ripeterlo finchè non mi piacerà
Silvia
Silvia
Silvia
Silvia
Ecco ora non mi piace più

Jacques Prévert

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Re: Jacques Prévert

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Questo Amore

Questo amore
Cosi' violento
Cosi' fragile
Cosi' tenero
Cosi' disperato
Questo amore
Bello come il giorno
Cattivo come il tempo
Quando il tempo e' cattivo
Questo amore cosi' vero
Questo amore cosi' bello
Cosi' felice
Cosi' gioioso
Cosi' irrisorio
Tremante di paura come un bambino quando e' buio
Cosi' sicuro di se
Come un uomo tranquillo nel cuore della notte
Questo amore che faceva paura
Agli altri
E li faceva parlare e impallidire
Questo amore tenuto d' occhio
Perche' noi lo tenevamo d' occhio
Braccato ferito calpestato fatto fuori negato cancellato
Perche' noi lo abbiamo braccato ferito calpestato fatto fuori
negato cancellato
Questo amore tutt' intero
Cosi' vivo ancora
E baciato dal sole
E' il tuo amore
E' il mio amore
E' quel che e' stato
Questa cosa sempre nuova
Che non e' mai cambiata
Vera come una pianta
Tremante come un uccello
Calda viva come l' estate
Sia tu che io possiamo
Andare e tornare possiamo
Dimenticare
E poi riaddormentarci
Svegliarci soffrire invecchiare
Addormentarci ancora
Sognarci della morte
Ringiovanire
E svegli sorridere ridere
Il nostro amore non si muove
Testardo come un mulo
Vivo come il desiderio
Crudele come la memoria
Stupido come i rimpianti
Tenero come il ricordo
Saldo come il marmo
Bello come il giorno
Fragile come un bambino
Ci guarda sorridendo
Ci parla senza dire
E io l' ascolto tremando
E grido
Grido per te
Grido per me
Ti supplico
Per te per me per tutti quelli che si amano
E che si sono amati
Oh si gli grido
Pe te per me per tutti gli altri
Che non conosco
Resta dove sei
Non andartene via
Resta dov'eri un tempo
Resta dove sei
Non muoverti
Non te ne andare
Noi che siamo amati non t'abbiamo
Dimenticato
Tu non dimenticarci
Non avevamo che te sulla terra
Non lasciarci morire assiderati
Lontano sempre piu' lontano
Dove tu vuoi
Dacci un segno di vita
Piu' tardi, Piu' tardi, di notte
Nella foresta del ricordo
Sorgi improvvisa
Tendici la mano
Portaci in salvo.


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Re: Jacques Prévert

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Il Ruscello

Tanta acqua è passata sotto i ponti
ed anche un grande fiume di sangue.
Ma ai piedi dell'amore
scorre un bianco ruscello.
E nei giardini della luna
dove ogni giorno si fa festa a te
questo ruscello canta addormentato.
quella luna è il mio capo
dentro cui gira un grande sole blu.
E gli occhi tuoi sono questo sole.

Jacques Prévert

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Re: Jacques Prévert

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Alicante


Un'arancia sul tavolo
Il tuo vestito sul tappeto
E nel mio letto, tu
Dolce dono del presente
Frescura della notte
Calore della mia vita....

Jacques Prévert

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Re: Jacques Prévert

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Sabbie mobili


Dèmoni e meraviglie
Venti e maree
S'è ritirato già il mare in lontananza
E tu come alga
dolcemente dal vento accarezzata
Nelle sabbie del letto ti agiti
sognando Dèmoni e meraviglie
Venti e maree
Il mare s'è ritirato già in lontananza
Ma nei tuoi occhi socchiusi
Due piccole onde son rimaste
Dèmoni e meraviglie
Venti e maree, due piccole onde
per farmi annegare.


Jacques Prevert
.
Bisogna avere in sè il caos per partorire una stella che danzi
(F. Nietzsche)


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Re: Jacques Prévert

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Per te amore mio

Sono andato al mercato degli uccelli
E ho comprato uccelli
Per te
amor mio
Sono andato al mercato dei fiori
E ho comprato fiori
Per te amor mio
Sono andato al mercato di ferraglia
E ho comprato catene
Pesanti catene
Per te
amor mio
E poi sono andato al mercato degli schiavi
E t'ho cercata
Ma non ti ho trovata
amore mio.

Jacques Prévert

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Poesie di Jacques Prévert
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Bisogna avere in sè il caos per partorire una stella che danzi
(F. Nietzsche)


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Re: Jacques Prévert

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Stai lì, davanti a me
nella luce dell’amore
Ed io sto qui, davanti a te
nella musica della felicità
Ma la tua ombra sulla parete
spia ogni attimo dei miei giorni
e la mia ombra fa lo stesso
e spia la tua libertà.
Eppure ti amo e tu mi ami
come s’ama il giorno la vita o l’estate
Ma come le ore che si seguono
non suonano mai ad un tempo
le nostre due ombre s’inseguono
come due cani di una stessa madre
staccati dalla medesima catena
ma ostili entrambi all’amore
unicamente fedeli al padrone
alla padrona
e che aspettano pazientemente
ma tremanti d’angoscia
la separazione degli amanti
e che aspettano
che la nostra esistenza si concluda
e il nostro amore
e che gli buttin lì le nostre ossa
per prenderle
celarle e seppellirle
e seppellirsi anch’essi
sotto le ceneri del desiderio
fra le macerie del tempo.

Jacques Prévert
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