Jacques Prévert

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Silesia
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Re: Jacques Prévert

Messaggio da leggere da Silesia »

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E i Bicchieri Erano Vuoti
e La Bottiglia In Pezzi
E il Letto Spalancato
e La Porta Sprangata
E Tutte Le Stelle Di Vetro
della Bellezza E della Gioia
Risplendevano Nella Polvere
della Camera Spazzata Male
Ed Io Ubriaco Morto
ero Un Fuoco Di Gioia
E Tu Ubriaca Viva
nuda Nelle Mie Braccia.

Jacques Prévert


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Vertigine non è paura di cadere ma voglia di volare
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Silesia
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Re: Jacques Prévert

Messaggio da leggere da Silesia »

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Rue de Seine

Rue de Seine: le dieci e mezza di sera
là, sull'angolo, c'è un uomo
che barcolla... è un giovane
ha un cappello, un impermeabile
una donna lo scuote...lo scuote
gli parla, lui scuote la testa
con quel cappello tutto storto
mentre il cappello di lei sta per cadere indietro...
certo son ben pallidi tutti e due
e l'uomo ha una gran voglia di scappare...
di sparire nel nulla... morire...
ma la donna ha una furiosa voglia di vivere
e la sua voce, voce che bisbiglia
non si può fare a meno di sentirla
è un lamento...
un ordine...un grido...
talmente avida quella voce...
è triste, viva...
un neonato malato che batte i denti su una tomba
in un cimitero, d'inverno...
un uomo le dita schiacciate nella portiera e grida...
una canzone, una frase
sempre la stessa
una frase ripetuta...senza sosta
senza risposta...
lui l'osserva e i suoi occhi
girano, ruotano, fa certi gesti
con le braccia, annaspa
come un affogato
e quella frase torna
a Rue de Seine all'angolo
la donna continua instancabile...
continua a domandare inquieta
una ferita che non guarisce
Pierre dimmi la verità
Pierre dimmi la verità
voglio sapere... sapere tutto
dimmi la verità
le cade il cappello... Pierre
voglio sapere tutto
dimmi la verità
domanda stupida e grandiosa
Pierre non sa cosa rispondere
è perduto
l'uomo il cui nome è Pierre
ha sulle labbra un sorriso che vorrebbe tenero
e ripete...
Insomma calmati... sei pazza
ma non sa quanto è vero
non vede, non s'accorge
che un sorriso storpia la sua bocca
soffoca
il mondo intero gli si adagia sopra lo soffoca
è prigioniero, intrappolato dalle sue promesse...
e gli si chiedono i conti...
lì davanti...una calcolatrice
o una macchina per scrivere lettere d'amore
una macchina per soffrire
lo afferra, si aggrappa a lui
Pierre dimmi la verità.

Jacques Prévert
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Re: Jacques Prévert

Messaggio da leggere da Silesia »

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Il mazzo di fiori

Che fai laggiu' bambina
Con quei fiori appena colti
Che fai laggiu' ragazza
Con quei fiori seccati fiori
Che fai laggiu' bella donna
Con quei fiori che appassiscono
Che fai laggiu' gia' vecchia
Con quei fiori che muoiono
Aspetto il vincitore.

Jacques Prévert

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Re: Jacques Prévert

Messaggio da leggere da Silesia »

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Pericoloso e tenero. . .

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Jacques Prévert
pericoloso l'amore.E' come un cavallo selvaggio da domare altrimenti ti disarciona e ti fai male...non è da tutti saper cavalcare un cavallo selvaggio,forse è meglio lasciarlo libero di correre nella preteria.
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Re: Jacques Prévert

Messaggio da leggere da Silesia »

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Quando la vita è una collana, ogni giorno è una perla.

( J. Prévert )

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Re: Jacques Prévert

Messaggio da leggere da essenze »

.
Anche se la felicità ti dimentica un po',
tu non dimenticarla del tutto

(J.Prévert)

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Painting Johnny Palacios Hidalgo
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Bisogna avere in sè il caos per partorire una stella che danzi
(F. Nietzsche)


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Re: Jacques Prévert

Messaggio da leggere da smilla_e_la_neve »

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"La disperazione è seduta su una panchina"

In un giardinetto su una panchina
C'è un tale che vi chiama se passate
Ha un paio d'occhialini un vecchio abito grigio
Fuma un piccolo sigaro è seduto
E vi chiama se passate
O più timidamente vi fa un cenno
Non bisogna guardarlo
Non bisogna ascoltarlo
Ma tirar dritto
Fingere di non vederlo
Fingere di non averlo neppure sentito
Passare via frettolosi
Perchè se lo guardate
O se gli date retta
Vi fa un suo cenno e niente nessuno
Vi può impedire di sedergli accanto
Allora vi guarda in faccia vi sorride
Facendovi soffrire atrocemente
E lui continua il suo sorriso
E voi stessi sorridete esattamente
Di quel sorriso
Più sorridete e più soffrite
Atrocemente
E più soffrite più sorridete
Irrimediabilmente
Restando fissi là
Come congelati
Sorridendo sulla panchina
Bambini giocano a due passi da voi
Passanti passano
Tranquillamente
Uccelli volano
Volano via da un albero
Si posano su un altro
E voi restate là
Sulla panchina
E già sapete bene
Che non potrete più
Giocare come quei bambini
Sapete che non potrete più
Passare come quei passanti
Tranquillamente
Né che mai più potrete volar via
Lasciando un albero per l'altro
Come quegli uccelli.

(Jacques Prevert)

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dipinto di Eduardo Naranjo
Se non puoi essere una via maestra, sii un sentiero.
Se non puoi essere il sole, sii una stella.
Sii sempre il meglio di ciò che sei.


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Perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione.
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Re: Jacques Prévert

Messaggio da leggere da essenze »

Il nostro amore non si muove

Testardo come un mulo
Vivo come il desiderio
Crudele come la memoria
Stupido come i rimpianti
Tenero come il ricordo
Freddo come il marmo
Bello come il giorno
Fragile come un bambino.


Jacques Prévert

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Bisogna avere in sè il caos per partorire una stella che danzi
(F. Nietzsche)


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smilla_e_la_neve
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Re: Jacques Prévert

Messaggio da leggere da smilla_e_la_neve »

Era estate

Ero nuda tra le sue mani
sotto la gonna alzata
Nuda come non mai.
Il mio giovane corpo
era tutto una festa
dai capelli sulla testa
alla punta dei miei piedi
Ero come una sorgente che guidava
la bacchetta del rabdomante.Noi facevamo il male
e il male era fatto bene.

~~~~~~~~~~~~~~~~

C’était l’été
Dans ses deux mains
sous ma jupe relevée
j'étais nue comme jamais
Tout mon jeune corps
était en fête
des cheveux de ma tête
aux ongles de mes pieds
J'étais une source qui guidait
la baguette du sourcier
Nous faisions le mal
et le mal était bienfait.

Jacques Prévert

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smilla_e_la_neve
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Re: Jacques Prévert

Messaggio da leggere da smilla_e_la_neve »

Tanto peggio

Lasciate entrare il cane coperto di fango
Tanto peggio per coloro che non amano
né il cane né il fango
Lasciate entrare il cane completamente
sporco di fango
Tanto peggio per coloro che
non amano il fango
Che non capiscono
Che non conoscono il cane
Che non conoscono il fango
Lasciate entrare il cane
E che si scrolli
Si può lavare il cane
Si può lavare il fango
E l’acqua pure la si può lavare
Non si possono lavare solo coloro
Coloro che dicono che amano i cani
A patto che…
Il cane coperto di fango è pulito
Il fango è pulito
Anche l’acqua è pulita talvolta
Coloro che dicono a patto che…
Quelli non sono puliti
Assolutamente no.

Jacques Prévert

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