Il viaggio dei pastori
Stanno lì nascosti al buio per un anno, uno attaccato all'altro, il pastore insieme alla pescivendola, le pecore con Baldassarre e perfino il fuoco insieme alla fontana. La sacra famiglia no, è un po’ distante, anche qui gode di un certo rispetto, è riposta in una scatola a parte, vicino alle luci, a pensarci bene non è un caso : “venne la luce, quella vera”. Stanno la' allo scuro fino a che finalmente arriva, strano a dirsi, ma è proprio così, arriva l’attesa, arriva l’Avvento. Il viaggio dalla cantina a casa è breve, qualche scossone qua e là ma si fa in fretta. Finalmente i pastori possono guardarsi intorno “ toh, c’era vicino il fabbro, e non me ne ero reso conto”, “ chissà quest’anno chi avremo accanto”, “chi sarà il fortunato davanti alla grotta?”, “ speriamo di non stare vicino alla fontana, il rumore un po’ infastidisce.”
Il presepe inizia a comporsi, il cielo, la carta pesta, le montagne, le casette, le luci, quelle prima del muschio sennò bisogna ricominciare da capo, il fuoco , la fontana; la grotta sarebbe meglio spostarla rispetto all'anno scorso, ma già, la presa della corrente è dall'altra parte, rimarrebbe al buio.
Arriva finalmente il momento dei pastori: Giuseppe e Maria, bue e asinello per primi, poi tutti gli altri. I re magi coi cammelli, finalmente ritrovatisi, lontano dalla grotta, poi pian piano si sposteranno, all'Epifania avranno il posto d’onore. La pastorella con le pecore a metà, c’è anche il suo amato, finalmente insieme! Poi il fabbro, la vecchina, il dormiente, quello va bene ovunque, tanto non si accorge di niente, i pastori piccoli, quelli vanno sulle montagne vicino alle casette illuminate, il pescivendolo e la pescivendola, le oche vicino all'acqua. Ognuno ha avuto la sua collocazione.
Il presepe è pronto, c’è una culla vuota ma bisogna attendere.
L’ultimo ad essere riposto sarà il bambinello
Si aprirà la bocca al sorriso, mi piace pensare che anche loro, i pastori, sorrideranno di gioia!
Arriverà Natale!.