Shoah: poesie

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Silesia
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Shoah: poesie

Messaggio da leggere da Silesia »

C’è un paio di scarpette rosse
di Joyce Salvatori Lussu

C’è un paio di scarpette rosse
Numero ventiquattro quasi nuove:
sulla suola interna si vede ancora la marca
di fabbrica “Shulze Monaco”
c’è un paio di scarpette rosse
in cima a un mucchio di scarpette
infantili a Buchenwald
più in là c’è un mucchio di riccioli biondi
di ciocche nere e castane a Buchenwald
servivano a far coperte per i soldati
non si sprecava nulla
e i bimbi li spogliavano e li radevano
prima di spingerli nelle camere a gas
c’è un paio di scarpette rosse
di scarpette rosse per la Domenica
a Buchenwald erano di un bimbo di tre anni
forse di tre anni e mezzo
chi sa di che colore erano gli occhi bruciati nei forni
ma il suo pianto lo possiamo immaginare
si sa come piangono i bambini
anche i suoi piedini li possiamo immaginare
scarpa numero ventiquattro per l’eternità
perché i piedini dei bambini morti non crescono
c’è un paio di scarpette rosse
a Buchenwald quasi nuove
perché i piedini dei bambini morti
non consumano le suole.

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Re: Shoah: poesie

Messaggio da leggere da Silesia »

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La treccina

di Tadeusz Różewicz-Museo di Oświęcim, 1948

Quando già tutte le donne
del trasporto furono rapate
quattro operai con le ramazze
fatte di tiglio spazzarono
e ammucchiarono i capelli

Sotto i vetri traslucidi
stanno i rigidi capelli degli asfissiati
nella camere a gas
fra quei capelli forcine
e pettini d’osso

Non li penetra la luce
non li scompiglia il vento
non li sfiora la mano
né la pioggia né le labbra

Nelle grandi bacheche
si attorcigliano aridi i capelli
degli asfissiati
e la treccina grigia
codino di topo con un nastro
che sono soliti tirare a scuola
i cattivi monelli.

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Re: Shoah: poesie

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Superstite

Ho ventiquattro anni
sono sopravvissuto
condotto al macello.

Ecco termini vuoti sinonimi:
uomo e animale
amore e odio
nemico e amico
buio e luce.

Uomini e bestie ammazzati alla stessa maniera
ho visto: furgoni di uomini fatti a pezzi
che non saranno redenti.

Le idee sono solo parole:
virtù e crimine
verità e menzogna
bellezza e bruttezza
eroismo e codardia.

Virtù e crimine hanno lo stesso peso
ho visto: un uomo che era insieme
virtuoso e criminale.

Cerco un insegnante un maestro
che mi renda la vista l’udito la parola
che dia alle idee e alle cose un nuovo nome
che separi la luce dalle tenebre.

Ho ventiquattro anni
sono sopravvissuto
condotto al macello.

*Tedeusz Różewicz*
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Re: Shoah: poesie

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INFERNO

La Divina Commedia sarebbe
un’opera di grande sensazione
se Dante, invece che all’Inferno,
fosse stato nei campi di concentramento.

(Halina Szuman, Auschwitz, 1944)

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Bisogna avere in sè il caos per partorire una stella che danzi
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Re: Shoah: poesie

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“Allora per la prima volta ci siamo accorti che la nostra lingua manca
di parole per esprimere questa offesa, la demolizione di un uomo.
In un attimo, con intuizione quasi profetica, la realtà ci si è rivelata:
siamo arrivati al fondo. Più giù di così non si può andare: condizione
umana più misera non c’è, e non è pensabile … Il mio nome è 174 517,
... siamo stati battezzati, porteremo finchè vivremo il marchio tatuato
sul braccio sinistro.”

Primo Levi - Se questo è un uomo.


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Re: Shoah: poesie

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Re: Shoah: poesie

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Prima di tutto vennero a prendere gli zingari
e fui contento, perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei,
e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali,
e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti,
ed io non dissi niente, perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me,
e non c’era rimasto nessuno a protestare".

( Bertolt Brecht )
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Re: Shoah: poesie

Messaggio da leggere da essenze »

«A molti, individui o popoli, può accadere di ritenere, più o meno inconsapevolmente, che "ogni straniero è nemico". Per lo più questa convinzione giace in fondo agli animi come una infezione latente; si manifesta solo in atti saltuari e incoordinati, e non sta all'origine di un sistema di pensiero. Ma quando questo avviene, quando il dogma inespresso diventa premessa maggiore di un sillogismo, allora al temine della catena, sta il LAGER.

Primo Levi • Introduzione a 'Se questo è un uomo' •
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Re: Shoah: poesie

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Se Dio esiste, dovrà chiedermi perdono.
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Re: Shoah: poesie

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Dopo Auschwitz non è più possibile la poesia.

Theodor Wiesengrund Adorno
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