Rosalia D'Arcangelo

Avatar utente
smilla_e_la_neve
Messaggi: 1365
Iscritto il: 18/06/2010, 23:09

Rosalia D'Arcangelo

Messaggio da leggere da smilla_e_la_neve »

Ladri d'amore

Ti riconoscerai in queste mie parole
in quelle gocce antiche di sudore
Quanto tempo passato al telefono
io muta e tu che mi sospiravi l'amore
E quelle volte che giocavamo pieni di risate
ma io che non volevo eppure ti desideravo
Dio sa quanto e quanto mi piaceva
nascondermi nel pensiero
Di quanti turbamenti e allontanamenti
poi la ferita della gelosia
Ti guardavo andare via
con lei in un ombra di mistero
Un po'ci ho pianto
per quel tuo sorriso di perle
E quando sei tornato ci
siamo rubati un bacio equatoriale
Il dolore non mi abitava piu'
per questo ti facevo stringere i seni
A rotolarci in un letto nascosti dal mondo
non ci siamo mai detti ti amo
Ed ora sembra quasi volessimo
dirci il male che ci siamo fatti
Il piacere che ci siamo dati
lo leggo nei tuoi occhi
O forse e'uno specchio
per questo ti regalo questi miei versi
Fai conto che sono riempiti
di un sogno d'amore struggente
Non senti come siamo bagnati
come siamo guardati e controllati
Chissa' che faremmo rinchiusi
in un abbraccio di carne
Ne sono certa con te nessun tentennamento
mi prenderesti come si inghiotte un sospiro di brezza.

Rosalia D'Arcangelo
Se non puoi essere una via maestra, sii un sentiero.
Se non puoi essere il sole, sii una stella.
Sii sempre il meglio di ciò che sei.


Immagine

Perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione.
Avatar utente
essenze
Amministratore
Messaggi: 12121
Iscritto il: 18/06/2010, 19:48

Re: Rosalia D'Arcangelo

Messaggio da leggere da essenze »

Ossa di burro

Il vento mi spogliò sciogliendomi i capelli e
restai in muta solitudine riempendomi di polvere
il cammino era faticosamente lungo come una distanza
da qui alle stelle .
Mi fu detto che mi dovevo integrare e andai in cerca
dell’unificazione bagnandomi d’acqua avendo errato
tra ispidi pensieri io di orribili fattezze agli occhi
dell’altro io a rompere specchi
per l’aggiunta del mancante.
Di notte mi assentavo mentre divampavano i fuochi
delle carezze sotto forma di desideri inespressi per
colpe sconosciute e deliranti rifiuti inquieti sguardi
sul mondo sporcato di paura.
Il cielo emanava calore che mi metteva addosso
un freddo d’incertezza gonfiando il cuore che aveva
cambiato colore e andai dove appaiono le stelle per
sentirmi di luce.
Dovetti rimparare i segni graffianti di una storia da
raccontare a chi poneva invisibili muri che cercando di sfondare
mi deteriorarono il bacino e dimenticai la danza che
avevo visto fare ai sognatori.
Raccolsi un fiore e un libro decidendo di fermarmi in un luogo
dove mi fu possibile osservare me stessa completamente rotta
e mi fu tolto il velo insanguinato sentendo nel profondo che
era solo uno scherzo di prospettiva.
Cedetti la vittoria e ripresi il cammino questa volta sedendomi
e domando il respiro afferrai dolcemente il danno non quello
subito bensì la causa che l’aveva generato e finalmente
mi accordai traendo ispirazioni qui ed ora.

Rosalia D'Arcangelo
.
Bisogna avere in sè il caos per partorire una stella che danzi
(F. Nietzsche)


Immagine
Rispondi