Edward Hopper

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Re: Edward Hopper

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Edward Hopper (1882-1967) New York Restaurant (1922)

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Il dipinto venne accettato alla 118^ mostra della Pennsylvania Academy, tenutosi a Filadelfia tra il febbraio e il marzo 1923.
Con esso Hopper inaugura un filone che si specializza in personaggi raffigurati in interni di locali pubblici.
L'intonazione di "New York Restaurant" è però ancora molto lontano dalle opere successive. Si percepisce una certa confusione nella scena, che è animata da diverse figure: una coppia seduta al tavolino in primo piano, la cameriera di spalle a sinistra, un'altra coppia al tavolo in secondo piano e infine, una figura scura e indistinguibile a destra.
La stessa posizione assunta dalla prima coppia, con la donna di spalle e l'uomo di fronte, si ritrova in un olio del 1929 dal titolo "Chop Suey".
In "New York Restaurant" il colore è steso con pennellate vigorose, le forme sono costruite architettonicamente.
Il tono bianco brillante domina l'intera composizione, sottolinea le forme delle tovaglie e del grembiule della cameriera. L'enorme fiocco bianco sulla schiena di quest'ultima sembra attirare l'attenzione dell'osservatore, e ha un valido contrappunto cromatico nel cappello alla moda, di colore rosso vivo, della figura in primo piano...il colore bianco è così splendente da evocare le parole di Charles Burchefield:

''Sono sicuro che non ha mai dipinto la neve,
anche se i suoi quadri ...
Fanno pensare che farebbe meraviglie
con dei mucchi di neve al sole''
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Bisogna avere in sè il caos per partorire una stella che danzi
(F. Nietzsche)


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Re: Edward Hopper

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Edward Hopper - "Scala" (1919).
Oil on panel, 40,54 x 30,16 cm.
The Whitney Museum of American Art, New York, USA
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Cape Cod Evening, Edward Hopper, 1939.
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Re: Edward Hopper

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Edward Hopper, East Wind Over Weehawken - Vento dell'est su Weehawken (1934)
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Re: Edward Hopper

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Edward Hopper
Cape Cod Morning
( Mattina a Cape Cod)(1927)
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Meraviglioso interprete della solitudine!
Questa tela era una delle preferite di Hopper perchè, riferì a John Morse, "diciamo che forse si avvicina alla mia idea di pittura più di altre. E' tutto quello che posso dire".
L'aveva eseguita nello studio di Cape Cod, dove trascorreva le estati insieme alla moglie Jo.
Cape Cod è quasi una penisola protesa nel mare, con un clima ideale: estati più lunghe e luce molto intensa...per un artista il cui tema preferito era la luce, era il luogo migliore.
Una luce che in "Mattina a Cape Cod" esalta gli oggetti, conferendo loro quella luminosità che hanno solo durante le prime ore del giorno. Osservando infatti il cielo e gli alberi si percepisce che il sole non è ancora alto; la sua luce arriva in modo diretto al viso della donna, dando la sensazione di trovarsi nella stessa posizione.
La figura è come protesa verso la fonte di luce naturale, pur essendo protetta nella sporgenza della casa, simile alla prua di una nave che frange le onde del prato secco.
Secondo quanto riportato da Gail Levin, Jo, la moglie di Hopper, diceva che la donna di questo dipinto stava sporgendosi per capire il cambiamento del tempo, e Hopper stesso ribatteva che dal suo punto di vista era semplicemente una donna che stava guardando fuori dalla finestra.
Esistono otto disegni preparatori per questo dipinto, alcuni dei quali rivelano come Hopper abbia cambiato l'architettura della casa, semplificando il più possibile le forme geometriche; altri invece mostrano come abbia a lungo meditato sul corretto appoggio delle mani della donna sul tavolo.
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Re: Edward Hopper

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Edward Hopper "Captain Strout’s House, Portland Head", (1927)
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Il 22 luglio del 1882 in una piccola cittadina sul fiume Hudson, nasceva Edward Hopper, il pittore del silenzio
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Nighthawks (detail), 1942
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Silesia
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Re: Edward Hopper

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Night on the El Train, Edward Hopper, 1918
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Vertigine non è paura di cadere ma voglia di volare
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Re: Edward Hopper

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Edward Hopper - Sunday, 1926
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Re: Edward Hopper

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Edward Hopper - Sun on Prospect Street (Gloucester Massachusett), 1934
(olio su tela, 92.1 x 71.1 cm -Cincinnati Art Museum)
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