Salvador Dali

[essenze]

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Ieri ho visitato la mostra di Dalì, a Milano.
Era pieno di gente.
Abbiamo dovuto fare la fila per entrare e due ore
sono passate in un lampo....insomma ci hanno cacciate, perchè non volevamo
andar via.

Ci è piaciuta tantissimo, Dalì era davvero una persona fuori dal comune.

L'arte di Salvador Dalì è una metafora
che abbraccia il XX secolo...
Speriamo che alla morte di Dalì qualcuno
scriva un epitaffio capace di celebrare
questo genio unico e sottovalutato,
che per la prima volta ha calcolato
le tabelline dell'ossessione,
della psicopatologia e della possibilità.

J.G. Bellard

[essenze]

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Salvador Dali



"Quando entrai all'accademia, studiai le biografie
dei grandi pittori e compresi che il loro successo
non era dovuto soltanto a ingegno ma alla
stravaganza del vivere, a un'accorta pubblicità.
Sono uno studioso delle leggi che governano la pubblicità
la quale è direttamente proporzionata al successo.
Mi dimostri che si puo' diventare celebri con l'umiltà ed io saro' unile.
Ho sfondato il muro della spudoratezza, con una disciplina da caserma".

S.Dalì, intervistato da O.Fallaci

[essenze]

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S. Dalì

Spagna

[essenze]

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S. Dalì

[essenze]

1945: Hiroshima e Nagasaki vengono attaccate delle bome atomiche. E’ poco dopo questo tragico avvenimento che Dalì dipinge questa opera che segnerà una profonda svolta nella sua idea di arte

Idilio atomico e uranico melanconico, 1945, olio su tela, Salvador Dalì


“Credo che sia vicino il momento in cui, per un processo di carattere paranoico e attivo del pensiero sarà possibile (contemporaneamente all’automatismo e ad altri stati passivi) sistematizzare la confusione e contribuire al totale discredito del mondo della realtà”.

[Silesia]

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Sensualità, disagio interiore, problemi familiari e nei rapporti con gli altri, enigma sul cammino della vita, angeli e mostri.
La dualità interiore e dei fatti che ciascuno di noi vive.
Sono questi i grandi temi di Dalì.
Con un’aggiunta: in un secolo nel quale il tempo è stato scandito dalla morte, l’orrore della guerra.

Paesaggio con fanciulla che salta la corda, olio su tela, Salvador Dalì

[Silesia]

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Una dichiarazione d’intenti, un vero e proprio manifesto nel senso dell’oltre
confine ed è questa la parola di Salvator Dalì.

Le chemin de l'enigme, olio su tela, Salvador Dalì

[Silesia]

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Table solaire, olio su tela, Salvador Dalì

Un viaggio nel regno dell’ambiguità.
Pianure proibite e ostili, piatte, desertiche, desolate, dilatazioni, rimpicciolimenti, prospettive profonde e aloni di ombre.
Tutto è illusorio. Magie.
Spiagge vetrificate, Reperti sparsi disordinatamente, senza una logica apparente, reliquie, orologi in disfacimento, amanti abbandonate, montagne perforate come pezzi di formaggio.

[Silesia]

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Un immaginario a braccetto con alterazioni della coscienza, in bilico tra ragione e incubo.
Una rappresentazione in veste di metafora che allude a disagi sociali e malesseri psicologici,
la pittura si inoltra negli arcipelaghi dell’anima e trasmette impulsi.

[Silesia]

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Lo scenario un fazzoletto di terra affacciato sul mare, a nord di Barcellona: la piana dell’Alto Ampurdàn. Una costa aggredita dal vento, fossili, scogli, lo sfondo montagnoso, la pianura ad oriente che degrada verso il mare, il golfo de Rosas, la spiaggia con le barche tirate a secco e il mulino privo di pale in cima alla collina, è questo lo scenario di riferimento del Don Chisciotte in abito da sera che attraversa il Novecento protetto solo dai suoi sfrenati baffi a ricciolo.