Rene Magritte, Luce polare, 1927 Roma Collezione Ponti Loren
Renè Francois Magritte
Re: Renè Francois Magritte
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Rene Magritte, Luce polare, 1927 Roma Collezione Ponti Loren
Rene Magritte, Luce polare, 1927 Roma Collezione Ponti Loren
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Vertigine non è paura di cadere ma voglia di volare
Vertigine non è paura di cadere ma voglia di volare
Re: Renè Francois Magritte
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René Magritte
Belgian 1898-1967
René Magritte
Belgian 1898-1967
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Vertigine non è paura di cadere ma voglia di volare
Vertigine non è paura di cadere ma voglia di volare
Re: Renè Francois Magritte
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“La mia pittura non implica alcuna supremazia dell’invisibile sul visibile…
La mente ama ciò che è sconosciuto, poiché il significato della mente stessa è sconosciuto.
La mente non comprende la propria raison d’etre, e senza comprendere questo
(o senza comprendere perché conosce ciò che conosce), nemmeno i problemi che pone hanno raison d’etre”.
Per lo stesso motivo Magritte rifiuta una lettura simbolica delle opere, e riguardo ciò afferma:
“Quando la gente cerca di trovare significati simbolici in ciò che dipingo, vuole qualcosa di sicuro
cui aggrapparsi, per salvarsi dal vuoto.
La gente che cerca significati simbolici è incapace di cogliere la poesia e il mistero intrinseci all’immagine.
Certo lo sente, questo mistero, ma vuole liberarsene.
Ha paura. Chiedendo “che cosa significa?”esprime il desiderio che tutto sia comprensibile.
Ma se non si rifiuta il mistero si ha una reazione differente.
Si chiedono altre cose “.
“La mia pittura non implica alcuna supremazia dell’invisibile sul visibile…
La mente ama ciò che è sconosciuto, poiché il significato della mente stessa è sconosciuto.
La mente non comprende la propria raison d’etre, e senza comprendere questo
(o senza comprendere perché conosce ciò che conosce), nemmeno i problemi che pone hanno raison d’etre”.
Per lo stesso motivo Magritte rifiuta una lettura simbolica delle opere, e riguardo ciò afferma:
“Quando la gente cerca di trovare significati simbolici in ciò che dipingo, vuole qualcosa di sicuro
cui aggrapparsi, per salvarsi dal vuoto.
La gente che cerca significati simbolici è incapace di cogliere la poesia e il mistero intrinseci all’immagine.
Certo lo sente, questo mistero, ma vuole liberarsene.
Ha paura. Chiedendo “che cosa significa?”esprime il desiderio che tutto sia comprensibile.
Ma se non si rifiuta il mistero si ha una reazione differente.
Si chiedono altre cose “.
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Vertigine non è paura di cadere ma voglia di volare
Vertigine non è paura di cadere ma voglia di volare
Re: Renè Francois Magritte
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Il Tempo Trafitto
Renè Francois Magritte
Il Tempo Trafitto
Renè Francois Magritte
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Vertigine non è paura di cadere ma voglia di volare
Vertigine non è paura di cadere ma voglia di volare
Re: Renè Francois Magritte
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"Il territorio di Arnheim"
Renè Francois Magritte
Quadro soffuso da una atmosfera poetica molto intensa. Siamo nel campo, spesso utilizzato da Magritte, delle metamorfosi. In questo caso la montagna che si vede sullo sfondo ha il chiaro profilo di un’aquila. Aquila che, prima di divenire pietra, ha avuto il tempo di depositare le sue ultime due uova, che si vedono nel nido in primo piano. Sembra quasi l’epilogo di un racconto mitologico greco, ambientato però in una atmosfera di sublime maestosità nordica.
"Il territorio di Arnheim"
Renè Francois Magritte
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Vertigine non è paura di cadere ma voglia di volare
Vertigine non è paura di cadere ma voglia di volare
Re: Renè Francois Magritte
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“Essere surrealista significa bandire dalla mente il già visto e ricercare il non visto”
così diceva Magritte
La Battaglia delle Argonne - R. Magritte- 1959
Il riferimento all’Offensiva della Mosa-Argonne, avvenuta nell’autunno del 1918 rende il quadro una metafora della contrapposizione fra gli eserciti alleati e i tedeschi
Chi saranno gli alleati e chi i tedeschi?
Chi la nuvola e chi la roccia?
Domanda priva di significato in quanto René Magritte gioca con i sensi dell’osservatore e con i suoi più forti e radicati convincimenti attribuendo alla roccia e alla nuvola la stessa imponderabilità, lasciandoli sospesi in aria a riempire un cielo e uno spazio la cui realtà è data dalla falce di luna e dal borgo sottostante.
“Essere surrealista significa bandire dalla mente il già visto e ricercare il non visto”
così diceva Magritte
La Battaglia delle Argonne - R. Magritte- 1959
Chi saranno gli alleati e chi i tedeschi?
Chi la nuvola e chi la roccia?
Domanda priva di significato in quanto René Magritte gioca con i sensi dell’osservatore e con i suoi più forti e radicati convincimenti attribuendo alla roccia e alla nuvola la stessa imponderabilità, lasciandoli sospesi in aria a riempire un cielo e uno spazio la cui realtà è data dalla falce di luna e dal borgo sottostante.
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Vertigine non è paura di cadere ma voglia di volare
Vertigine non è paura di cadere ma voglia di volare
Re: Renè Francois Magritte
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Renè Francois Magritte
L'heureux donateur, 1966. Olio su tela, 55,5 x 45,5 cm,
Musée d'Ixelles, Bruxelles
Renè Francois Magritte
L'heureux donateur, 1966. Olio su tela, 55,5 x 45,5 cm,
Musée d'Ixelles, Bruxelles
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Vertigine non è paura di cadere ma voglia di volare
Vertigine non è paura di cadere ma voglia di volare
Re: Renè Francois Magritte
René Magritte
il vestito di notte
Ed è bene che sia così.
Re: Renè Francois Magritte
La gente vuole qualcosa cui appoggiarsi, in modo da sentirsi a suo agio.
Vuole qualcosa di sicuro cui aggrapparsi, per salvarsi dal vuoto
è incapace di cogliere la poesia e il mistero intrinseci all'immagine.
Certo lo sente, questo mistero, ma vuole liberarsene. Ha paura.
(Magritte)
painting Le acque profonde by Magritte
Vuole qualcosa di sicuro cui aggrapparsi, per salvarsi dal vuoto
è incapace di cogliere la poesia e il mistero intrinseci all'immagine.
Certo lo sente, questo mistero, ma vuole liberarsene. Ha paura.
(Magritte)
painting Le acque profonde by Magritte
Re: Renè Francois Magritte
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C'è un'interesse in ciò che è nascosto e che il visibile non ci mostra.
Questo interesse può assumere le forme di un sentimento decisamente intenso,
una sorta di conflitto, direi, tra il visibile nascosto e il visibile apparente.
( R.Magritte )
C'è un'interesse in ciò che è nascosto e che il visibile non ci mostra.
Questo interesse può assumere le forme di un sentimento decisamente intenso,
una sorta di conflitto, direi, tra il visibile nascosto e il visibile apparente.
( R.Magritte )