Gustav Klimt
Re: Gustav Klimt
Gustav Klimt, Il castello Kammer sul Attersee I (1908)
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Gustav Klimt "Fattoria nell'Austria Superiore" (1911)
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Gustav Klimt, Mäda Primavesi, 1912 Met NY.
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Gustav Klimt, “Litzlberg am Attersee” (1914).
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Gustav Klimt, ritratto di Sonja Knips (1898)
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Klimt, Field with poppies, 1907
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IL KLIMT PERDUTO: LE ALLOGORIE DELL’UNIVERSITA’
Gustav Klimt “Philosophie” (Filosofia) (1899-1907)
Distrutto
Nel 1894 a Gustav Klimt viene dato l'incarico, insieme al collega Franz Matsch, di realizzare alcuni grandi pannelli decorativi per l'Aula Magna dell'Università di Vienna, che verranno sviluppati da Klimt in chiave allegorica. A lui in particolare spetterà il compito di rappresentare la filosofia, la medicina e la giurisprudenza, nell’ottica di una celebrazione del sapere universitario all’interno di una visione positivistica e scientista dell’epoca.
Il lavoro dell’artista viennese verrà duramente criticato dal conservatore mondo accademico, nonostante all’esposizione universale di Parigi del 1900 la Filosofia ottenga la medaglia d’oro, al punto che i pannelli saranno rimossi dalla sede cui erano stati originariamente destinati e depositati presso la Österreichische Galerie. A seguito di queste dispute Klimt deciderà di ritirare i pannelli già consegnati, che verranno successivamente acquistati dall’industriale August Lederer e da Koloman Moser. Messi, nel corso della Seconda Guerra Mondiale, nel castello di Immendorf per precauzione, andranno distrutti nel 1945 a seguito di un incendio appiccato dalla SS durante la loro ritirata.
E' stato il primo dei pannelli cui Klimt si applicò, portandolo a termine tra il 1899 e il 1900. In esso l’artista raffigura un insieme di corpi femminili e maschili fluttuanti nell’aria e avviluppati tra di loro; sulla destra le parvenze di un volto enigmatico che affiora da uno sfondo scuro e nebuloso. La filosofia, messa al posto della religione dal pensiero ottocentesco, si rivela così incapace di sollevare l’umanità dal dolore di esistere e nemmeno lei pare in grado di dare una risposta ultima all’enigma del destino umano. Questo il vero motivo di scandalo per il mondo dello scibile, rappresentato dall’Università. Da lì in poi avrà inizio il cosiddetto periodo d’oro klimtiano.
Gustav Klimt “Philosophie” (Filosofia) (1899-1907)
Distrutto
Nel 1894 a Gustav Klimt viene dato l'incarico, insieme al collega Franz Matsch, di realizzare alcuni grandi pannelli decorativi per l'Aula Magna dell'Università di Vienna, che verranno sviluppati da Klimt in chiave allegorica. A lui in particolare spetterà il compito di rappresentare la filosofia, la medicina e la giurisprudenza, nell’ottica di una celebrazione del sapere universitario all’interno di una visione positivistica e scientista dell’epoca.
Il lavoro dell’artista viennese verrà duramente criticato dal conservatore mondo accademico, nonostante all’esposizione universale di Parigi del 1900 la Filosofia ottenga la medaglia d’oro, al punto che i pannelli saranno rimossi dalla sede cui erano stati originariamente destinati e depositati presso la Österreichische Galerie. A seguito di queste dispute Klimt deciderà di ritirare i pannelli già consegnati, che verranno successivamente acquistati dall’industriale August Lederer e da Koloman Moser. Messi, nel corso della Seconda Guerra Mondiale, nel castello di Immendorf per precauzione, andranno distrutti nel 1945 a seguito di un incendio appiccato dalla SS durante la loro ritirata.
E' stato il primo dei pannelli cui Klimt si applicò, portandolo a termine tra il 1899 e il 1900. In esso l’artista raffigura un insieme di corpi femminili e maschili fluttuanti nell’aria e avviluppati tra di loro; sulla destra le parvenze di un volto enigmatico che affiora da uno sfondo scuro e nebuloso. La filosofia, messa al posto della religione dal pensiero ottocentesco, si rivela così incapace di sollevare l’umanità dal dolore di esistere e nemmeno lei pare in grado di dare una risposta ultima all’enigma del destino umano. Questo il vero motivo di scandalo per il mondo dello scibile, rappresentato dall’Università. Da lì in poi avrà inizio il cosiddetto periodo d’oro klimtiano.
Re: Gustav Klimt
Fregio Beethoven di Gustav Klimt
Re: Gustav Klimt
Gustav Klimt (1862 - 1918), "Leda and the Swan"
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Vertigine non è paura di cadere ma voglia di volare
Vertigine non è paura di cadere ma voglia di volare
Re: Gustav Klimt
Gustav Klimt, “Ode to Joy – The Kiss for the World”