Ingmar Bergman

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Ingmar Bergman

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Ingmar Bergman

L'ora del lupo - Finale



Se fossi te,
sarei magnifica.

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Bisogna avere in sè il caos per partorire una stella che danzi
(F. Nietzsche)


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Re: Ingmar Bergman

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Fare un film significa migliorare la vita,
sistemarla a modo proprio.
Significa prolungare i giochi dell'infanzia.



Monica e il desiderio, I. Bergman (1952)


Ingenuità e abbandono ai sensi segnano inevitabilmente l'esistenza di Monika,
immersa in un'illusione romanzesca che le si ritorcerà contro con una violenza.

"Nel fracasso dello swing la cinepresa si volta verso Harriet. Lei sposta il suo sguardo dal suo partner direttamente sull'obiettivo. Così veniva stabilito, all'improvviso e per la prima volta nella storia del cinema, un impudico contatto diretto con lo spettatore".

(Bergman)
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Re: Ingmar Bergman

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L'ORA DEL LUPO
di Ingmar Bergman

L'ora del lupo nasce da un manoscritto a cui Bergman ha lavorato per diverso tempo, intitolato I mangiatori d'uomini, titolo riferito alle persone che il protagonista Johan vede nella sua mente e che, metaforicamente, lo stanno divorando.

L'ora del lupo, come spiega lo stesso Johan, è quell'ora tra la notte e l'alba in cui tanta gente muore e nasce, in cui il sonno è più profondo e gli incubi più vividi.

Johan non riesce a vivere nel mondo reale, ma non può neanche rifugiarsi nel suo mondo immaginario perché questo è popolato di inquietanti presenze, che lo feriscono e lo "divorano".
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Re: Ingmar Bergman

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Sussurri e grida

(Ingmar Bergman)

Dialogo allo specchio



Da bambino, sognavo di diventare Ingmar Bergman.
Ho amato Liv Ullman.
Ho amato Harriet Andersson.
Ho amato Ingrid Thulin.

Con una lanterna magica, ho imparato a contare le rughe sul volto delle donne sole,
mai più bambine.


Quentin Godardo Santorino
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Scootostulp
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Ingmar Bergman

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Mag in den USA Ist das Leben nicht schцn? eine feste Weihnachtstradition sein, fьr mich gehцrt zu jedem Weihnachten die erste Episode aus Fanny und Alexander. Das Schweigen war eine meiner intensivsten Filmerfahrungen, wie auch Schreie und Flьstern.
Heute Abend werde ich mir zum ersten Mal den Dokumentarfilm Ingmar Bergman - Ьber Leben und Arbeit ansehen, der seit Wochen noch verpackt bei mir herumsteht.
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Re: Ingmar Bergman

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"Ascolta,ascolta un momento il silenzio su questo palcoscenico.
Quanta energia spirituale vi è racchiusa,
quanti stati d'animo veri o recitati!
Risate,scatti d'ira, passioni, non so cos'altro ancora.
Tutto è rimasto qui dentro, imprigionato,
e continua a vivere segretamente accanto a noi"

Tratto dal film " Dopo la prova" di Ingmar Bergman
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Re: Ingmar Bergman

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Qualche volta, da bambino, mi fu permesso di accompagnare mio padre al lavoro. Predicava nelle piccole chiese dei paesi intorno a Stoccolma. Erano viaggi festosi e festivi, fatti in bicicletta attraverso un panorama primaverile. Mio padre mi insegnava i nomi di fiori, degli alberi e degli uccelli. Passavo il giorno senza essere disturbato dal mondo intorno a me. Per un piccolo il sermone è soltanto una questione da adulti. Mentre mio Padre predicava dal pulpito e la congregazione pregava e cantava anch'essa, io dedicavo, invece, il mio interesse al mondo misterioso della chiesa fatta di archi bassi e muri spessi. Ero rapito dall'eternità.
La luce del sole colorata vibrava sopra i dipinti medievali e le figure intagliate su muri e soffitti. C'era tutto quello che una fervida immaginazione poteva desiderare: angeli, santi, dragoni, profeti, diavoli, creature umane. C'erano animali che incutevano molto paura: serpenti in Paradiso, l'asino di Balaam, la balena di Jonah, l'aquila della Rivelazione. Tutto circondato da un panorama paradisiaco, insieme terreno e sotterraneo, fatto di un strano miscuglio eppure dalla familiare bellezza. Su uno scranno sedeva la Morte,che giocava agli scacchi con un Crociato. La stessa Morte che afferrava il ramo di un albero, dov'era seduto un uomo nudo con occhi sbarrati. Ancora, attraverso dolci colline la Morte conduceva il ballo finale verso le terre che ci sono oscure. In un altro arco la Vergine Santa entrava in un giardino rosa, sostenendo i passi esitanti del Bambino e le sue mani erano quelle della donna di un contadino. La sua faccia era grave e gli uccelli starnazzavano intorno alla sua testa. I pittori medievali avevano ritratto tutto questo con grande tenerezza, abilità e gioia. Tutto questo mi aveva trasportato in un modo spontaneo ed allettante, e quel mondo divenne davvero come il mondo di ogni giorno con mio Padre, mia Madre e fratelli e sorelle.

IL SETTIMO SIGILLO è il risultato del dramma (atto unico, sempre di Bergman) PITTURA SU LEGNO.
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-°- [Block gioca a scacchi con la morte: un fotogramma del film]
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