Il profumo dei ricordi "gli oggetti ritrovati"

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Silesia
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Re: Il profumo dei ricordi "gli oggetti ritrovati"

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Ragazza del circo
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Vertigine non è paura di cadere ma voglia di volare
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Re: Il profumo dei ricordi "gli oggetti ritrovati"

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Mary Pickford (c. 1916)
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Bisogna avere in sè il caos per partorire una stella che danzi
(F. Nietzsche)


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Re: Il profumo dei ricordi "gli oggetti ritrovati"

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Les émotions les plus belles sont celles que tu ne sais pas expliquer.

-Charles Baudelaire-
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Bisogna avere in sè il caos per partorire una stella che danzi
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Re: Il profumo dei ricordi "gli oggetti ritrovati"

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Le cartoline antiche sono le testimoni della nostra storia!
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Re: Il profumo dei ricordi "gli oggetti ritrovati"

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Sai cos'è l'isola di Wight è per noi l'isola di chi
Ha negli occhi il blu della gioventù
Di chi canta hippi hippi pi.
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Bisogna avere in sè il caos per partorire una stella che danzi
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Re: Il profumo dei ricordi "gli oggetti ritrovati"

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Buona Pasqua

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Re: Il profumo dei ricordi "gli oggetti ritrovati"

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Non esisteva neanche un minuto di noia.
D’estate si tornava a casa solo per mangiare e
quando gli adulti ti chiamavano a gran voce dalle
finestre. Le scale con il cuore in gola perché si era
sempre in ritardo, le ginocchia sbucciate tenute
nascoste perché era vietatissimo farsi male, il
profumo buono del piatto fumante a tavola che
mangiavi senza fare troppe storie pure quando
non ti piaceva granché e poi ancora giochi e
corse a perdifiato per le strade e nel vecchio
cortile di casa. Con gli amici di sempre ma anche
quelli dei palazzi accanto. Non era importante
conoscersi, sapere il nome. Bastava stare insieme,
non occorreva altro. Il resto si inventava.
“Se ti fai male ti do il resto” era il monito più
frequente delle mamme ma c’erano pure un paio
di classici indimenticabili tipo “ io ti ho fatto, io ti
distruggo ” e “vieni qui che non ti faccio niente”
scandito a denti stretti e con piglio da generale
tedesco.
Una estate al mare, la mamma di una mia
amichetta, le urlò dalla riva “se affoghi, ti
ammazzo”; indubbiamente medaglia d’oro!
Quanto ridemmo…
Mi incanta di tenerezza questo ricordo.
E questa foto, così palpitante di vita e di colori.
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Re: Il profumo dei ricordi "gli oggetti ritrovati"

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Tanti dicono che il caldo adesso è più potente, invece è sempre stato così a Foggia.
La mente torna indietro di almeno 50 anni. In questo periodo, nelle strade della mia infanzia, le famiglie erano tutti fuori ai balconi o davanti alle proprie casa a pianterreno, con le sedie fino a notte fonda. Quelle erano le serate più belle, si rideva, si scherzava tutti insieme e
noi bambini correvamo per le vie, sudati a morire, non avevamo paura di niente. Nel quartiere eravamo tutti come una famiglia, nei pomeriggi afosi si usava aprire le porte del corridoio per fare corrente, e noi ragazzi trovavamo refrigerio nei portoni seduti alle scale, parlando sottovoce, soprattutto durante "l'ora contraria", quando i grandi riposavano... poi facevamo le capanne con le coperte sul balcone: era stupendo, dormirci sotto.
Ogni estate venivano i "ciao nè", i parenti che abitavano al nord, la maggior parte andati via da Foggia per lavoro ed era una grande festa ritrovarci. Parlavano italiano ma erene chiu'fughiane de nuije.... le nostre estati avevano un senso, erano calde come adesso, ma avevano davvero il profumo dell'estate, della comunità, dello stare tutti insieme, come un'unica, grande famiglia.
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Re: Il profumo dei ricordi "gli oggetti ritrovati"

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Possono essere un problema, i ricordi.
Anche se sono belli, a volte rendono malinconici.
Fa piacere ripensare a certi momenti,
sono il tesoro più grande che abbiamo,
ma è triste sapere che qualcosa è finito per sempre
e non tornerà più.
-Nicholas Barreau

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Re: Il profumo dei ricordi "gli oggetti ritrovati"

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Quando, per il troppo caldo, le autobotti attraversavano le città, lavando le strade e fornendo un po' di refrigerio ai passanti.

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