Tango

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Tango

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"La mia mano stringe la tua,
l'altra ti cerca in un abbraccio portandoti vicino a me,

fino a sfiorare la mia fronte con la tua.

Un brivido percorre tutto il corpo, la musica è iniziata.

Chiudo gli occhi per un attimo e si muove il primo passo

della salida.

Per tre minuti il mondo siamo noi."

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Bisogna avere in sè il caos per partorire una stella che danzi
(F. Nietzsche)


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Re: Il Tango Argentino

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La prima volta che ho visto ballare questo tango mi sono emozionata tantissimo.
La musica, i passi, le movenze, la passionalità.....ti prendono totalmente.
Decisi che l'avrei ballato anch'io, sapendo benissimo che è un'impresa difficile.
Ma si sa, quando le cose piacciono....

Ogni passo, ogni figura è diversa dall'altra, tante sono le combinazioni da ricordare,
mettere insieme e meccanizzare in testa e nelle gambe, ma sono a buon punto.

Una volta fatto questo è necessario curare la dolcezza e armonia dei movimenti per uno dei balli piu' belli del mondo.
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Re: Il Tango Argentino

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Cartoline dalla città


…Un ladrido de perros a la luna
el amor escondido en un porton
y los sapos redoblando en la laguna
y a lo lejos, la voz del bandoneon…
Un latrato di cani alla luna
l’amore nascosto dietro a un portone,
le rane che gracidano nella laguna
e in lontananza, la voce di un bandoneon

Barrio de tango - H. Manzi y A. Troilo (1942)

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Re: Il Tango Argentino

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e immaginate le movenze, i passi felpati, leggeri, i corpi che si sfiorano, si sentono....
immaginate la meraviglia di seguire la musica, di viverla dentro....
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Re: Il Tango Argentino

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Shall we dance – Tango con Richard Gere e Jennifer Lopez

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Re: Il Tango Argentino

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Tango in Profumo di donna.

Perchè come diceva Al Pacino nel film Profumo di donna “Non c’è possibilità di errore nel tango Dana, non è come la vita: è più semplice! Per questo il tango è così bello: commetti uno sbaglio, ma non è mai irreparabile, seguiti a ballare! Perché non ti butti? Vuoi provare?
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Re: Il Tango Argentino

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Se il tango ti sfiora, ti travolge. E mi ha travolta.
Coltivo così un progetto o forse di più, molto di più.
Nucleo portante è l'idea di tango come vita, da vivere, pertanto, fuori ed oltre le milonghe o altri luoghi
adibiti allo scopo, dove questo ballo appare costretto in confini troppo angusti.
Gli obiettivi: trasferire il tempo e lo spazio nell'azione di ballo; realizzare un "atomo pesante" di vita
condensando in quattro minuti la storia personale, l'anima del luogo e l'emozione di trovarsi "lì e ora".
Voglio ballare al tramonto nel piazzale di una fabbrica dismessa.
Voglio ballare sulla terrazza di un condominio in un giorno di pioggia.
Voglio ballare all'alba sopra un ponte.
Voglio ballare in una stazione immersa nella nebbia.
Voglio ballare con qualcuno che non sappia soltanto sognare ma anche essere all'altezza dei suoi sogni.

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Chi balla con me?
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smilla_e_la_neve
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Re: Il Tango Argentino

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Se non puoi essere una via maestra, sii un sentiero.
Se non puoi essere il sole, sii una stella.
Sii sempre il meglio di ciò che sei.


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Perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione.
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Re: Il Tango Argentino

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Sono per un tango che non so ballare


SONO PER I SUSSURRI
SONO PER I SORRISI
E PER GLI SGUARDI
PER LE PAROLE DETTE E SCRITTE
PER I PENSIERI DIVERSI
E LE MELODIE
SONO PER UN POSTO CALDO
PER IL SOLE
PER UN PROFUMO DI DONNA
PER UN TANGO CHE NON SO BALLARE
PER UNA CENA CON..
SONO PER UNA BIRRA
PER UN CAFFE' SUL MARE
E UN GELATO A DICEMBRE.
GRAZIE

Louis Armstrong
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Se non puoi essere il sole, sii una stella.
Sii sempre il meglio di ciò che sei.


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smilla_e_la_neve
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Re: Il Tango Argentino

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L'Unesco dichiara il tango patrimonio culturale dell'umanità
DUBAI
Il tango è un patrimonio culturale dell’umanità: lo ha deciso il Comitato Intergovernativo dei Patrimoni intangibili dell’Unesco, che ha adottato anche i canti vedici indiani e il teatro giapponese Kabuki.

Hernan Lombardi, ministro della Cultura del governo regionale di Buenos Aires, si è detto «molto orgoglioso» della decisione dell’Unesco: il tango è infatti nato verso la fine dell’Ottocento nella regione del Rio de la Plata e la sua candidatura è stata presentata congiuntamente dalla capitale argentina e dall’uruguaiana Montevideo.

«Il tango è l’espressione più profonda e vibrante del Rio de la Plata. Emerge da una forte radice culturale e da una storia sociale che è anche vincolata con l’importante immigrazione che popolò la regione nella seconda metà del XX secolo», si legge nel comunicato dell’ambasciata argentina che annuncia la notizia. «Il tango -prosegue la nota- ha conquistato con la sua forza una trascendenza universale».

Il Comitato intergovernativo per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale dell’Unesco ha selezionato 76 candidature su un totale di 111, presentate da 35 Paesi. Nella lista attuale ci sono 90 iscrizioni.

Oggi la musica di Carlos Gardel e Astor Piazzola viene ballata e cantata non solo in Argentina e in Uruguay ma in tutto il mondo, grazie anche alla sua fusione con l’elettronica e rock suonata da gruppi come Gotan Project o Bajofondo tango club.

Anche in patria il successo, e il “consumo”, del tango crescono di giorno in giorno: ogni anno partecipano al Festival di Buenos Aires più di 200 mila persone, 400 coppie di ballerini provenienti da tutto il mondo competono per aggiudicarsi il “mundial” nella capitale argentina. Le milonghe (tipici locali dove si suona e balla il tango) sono infatti sempre pieni di argentini, ma anche di turisti americani. Proprio il turismo “tanguero” rappresenta uno degli elementi distintivi di questi ultimi anni: fioriscono gli alberghi tematici e il giro d’affari legato al ritmo “rio platense” diventa sempre più importante.

Il tango conserva però la sue essenza di espressione popolare, oltre che di passione: si dice che “sia la sensazione di fare l’amore per il tempo che dura una canzone”.

Il riconoscimento dell’Unesco arriva in questo scenario, fra business e tradizione in cui i giovani giocano un ruolo fondamentale: i gruppi di ragazzi che suonano tango si moltiplicano, oggi sono più di sessanta, quando poco meno di trent’anni fa si contavano sulle dita di una mano.
Se non puoi essere una via maestra, sii un sentiero.
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