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SOLITUDINE
L’unico status mentale, spirituale e talvolta necessariamente fisico, in cui si riesce ad ottenere un contatto con l’assoluto, dentro di sè o fuori di se stessi. Intendo la solitudine come scelta, non l’isolamento che è sinonimo di abbandono e quindi di una scelta operata dagli altri.
Personalmente mi considero una minoranza di uno e spesso trovo nella solitudine il modo migliore, forse l’unico, per preservarmi da attacchi esterni tesi anche inconsapevolmente ad interrompere il filo dei pensieri o a disturbare le sempre più rare vertigini di qualche sogno.
Aggiungo che riuscendo a vivere in solitudine, se ci si esime dall'essere condizionati dal ronzio collettivo, ci si esenta anche dal condizionare gli altri.
☺
Fabrizio De André
Fabrizio De Andrè
- smilla_e_la_neve
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- Iscritto il: 18/06/2010, 23:09
Re: Fabrizio De Andrè
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"Ma gli uomini mai mi riuscì di capire
perché si combinassero attraverso l’amore.
Affidando ad un gioco la gioia e il dolore."
Fabrizio De André.
"Ma gli uomini mai mi riuscì di capire
perché si combinassero attraverso l’amore.
Affidando ad un gioco la gioia e il dolore."
Fabrizio De André.
Re: Fabrizio De Andrè
Se ti tagliassero a pezzetti-Fabrizio De Andrè
Re: Fabrizio De Andrè
Cominciai a sognare anch'io
insieme a loro
poi l'anima
d'improvviso prese il volo.
Fabrizio De Andrè
insieme a loro
poi l'anima
d'improvviso prese il volo.
Fabrizio De Andrè
Re: Fabrizio De Andrè
La solitudine, si sa, non tutti se la possono permettere. Non se la possono permettere i vecchi, non se la possono permettere i malati, non se la può permettere il politico.
Però, sostanzialmente, quando si può rimanere soli con sé stessi, io credo che si riesca ad avere più facilmente contatto con il circostante. Il circostante non è fatto soltanto dei nostri simili, direi che è fatto di tutto l’universo, dalla foglia che spunta di notte in un campo fino alle stelle. E da soli ci si riesce ad accordare meglio con questo circostante, si riesce a pensare meglio ai propri problemi. Credo addirittura che si riesca a trovare anche delle migliori soluzioni. E siccome siamo simili ai nostri simili, credo si possano trovare soluzioni anche per gli altri.
Fabrizio De André
Però, sostanzialmente, quando si può rimanere soli con sé stessi, io credo che si riesca ad avere più facilmente contatto con il circostante. Il circostante non è fatto soltanto dei nostri simili, direi che è fatto di tutto l’universo, dalla foglia che spunta di notte in un campo fino alle stelle. E da soli ci si riesce ad accordare meglio con questo circostante, si riesce a pensare meglio ai propri problemi. Credo addirittura che si riesca a trovare anche delle migliori soluzioni. E siccome siamo simili ai nostri simili, credo si possano trovare soluzioni anche per gli altri.
Fabrizio De André