Sono ottagonali, per esempio, le grandi chiese legate alla dignità imperiale, da San Lorenzo a Milano a San Vitale a Ravenna alla Cappella Palatina di Aquisgrana. Altra curiosità, l’orientamento sui punti cardinali con uno scarto di 5°, di cui parla Umberto Cordier, è presente anche nel palazzo della Ragione a Padova e nel Pantheon a Roma.
VARIAZIONI NELLA GEOMETRIA
Nonostante l’insistita regolarità geometrica, anche in Castel del Monte appaiono alcune ‘deviazioni’ dalla perfetta simmetria. Così le sale al primo piano sono aperte talvolta a bifora, talvolta da apertura a trifora. Alcune torri celano scale, altre no (e le torri scalari non sono simmetriche). Le aperture verso il cortile sono ruotate di 90° tra il piano superiore e quello inferiore. Ci sono persino alcune incomprensibili scomodità: dopo la sala d’ingresso si entra obbligatoriamente in un’altra sala e da questa si deve per forza uscire nel cortile, perché non esiste comunicazione interna. Insomma, variazioni minime ma sufficienti a dare varietà e sorpresa all’interno di un rigido impianto generale.
DECADENZA E RINASITA
Con il crollo del potere imperiale, il castello decadde sempre di più nel corso dei secoli. Passato via via a feudatari diversi, fu cannoneggiato nel 1528 dalle truppe francesi di Odetto di Foix. Servì poi da rifugio ai nobili durante le epidemie di peste del XVII secolo e da punto di raccolta per i superstiti della rivoluzione giacobina del 1799. Acquistato dallo Stato nel 1876, fu oggetto di una lunga serie di restauri e nel 1996 è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
L’edificio, di forma ottagonale, presenta otto torri ottagonali ai lati e un cortile interno, anch’esso di forma ottagonale.
L’intera costruzione è divisa in due piani, su ognuno dei quali sono disposte otto stanze di forma trapezoidale, collegate da una serie di porte che sembrano seguire un disegno preciso.
Il portale d’ingresso unisce elementi gotici e classici e documenta visivamente il programma di restaurazione classicistica di Federico Ii.
All’interno di alcune delle otto torri si trovano scale a chiocciola, cisterne, gabinetti. Sono visibili anche i resti di impianti di lavaggio dalle caratteristiche incredibilmente moderne.
A Castel del Monte, dove i pilastri sono collocati negli angoli, la struttura si è adeguata alla geometria dei locali: i pilastri sono tristili, cioè con tre colonnine a fascio sormontate da un unico capitello.
Degne di nota sono, in alcune stanze, le decorazione delle lunette e le splendide mensole con le teste di satiri.
Dal terrazzo (la cui copertura è stata rifatta in epoca recente) si può godere uno splendido panorama delle Murge, del Tavoliere, del Gargano e, nelle giornate limpide, delle città della Terra di Bari.
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