Foggia, ieri...

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Re: Foggia, ieri...

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Foggia fine anni 40

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Bisogna avere in sè il caos per partorire una stella che danzi
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Trasporto latte. Anno 1920

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Viale stazione, Foggia. Fine 800
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E il vescovo scomunicò i duellanti

Fino ai primi decenni del secolo scorso le sfide a duello, vuoi con armi da fuoco, come le pistole o con spade, sciabole, ecc. rappresentarono una vera e propria piaga per la città di Foggia, tanto era diffusa questa prassi di farsi giustizia da se.
Dapprima la gendarmeria borbonica e poi, dopo l’Unità d’Italia, a partire dal 1860, gli agenti del Commissariato ebbero il loro da fare per sedare risse ed evitare duelli per o presunti sgarri, gelosie d’amore, interessi economici, ecc.
Il fondo “Polizia” dell’Archivio di Stato di Foggia, resta infatti uno dei più corposi in quanto a documentazione sull’attività di repressione e prevenzione per evitare sfide e duelli.
Il più volte citato “Giornale Patrio Villani”, diario manoscritto di questa omonima famiglia, ci parla spesso di questi episodi,. in particolare, nell’Ottocento, nell’anno 1837, il vescovo della, pur di porre un freno definitivo al proliferarsi dei duelli, decise di scomunicare chiunque si prestava a queste sfide omicide.
Dalle cronache manoscritte, dalle numerose relazioni della gendarmeria borbonica e dalle carte processuali dei procedimenti penali tenutisi innanzi alla Gran Corte Criminale di Capitanata, si evince, peraltro, che le sfide a duello erano diffuse soprattutto tra le classi più benestanti.
Il popolino era invece coinvolto molto spesso in terribili risse con accoltellamenti che provocavano molto spesso omicidi per dissanguamento.
Ma vediamo cosa è scritto nel “Giornale Patrio Villani” nell’anno 1837: “Un duello fra la guardia d’onore don Agnello Iacuzio e don Emmanuele Mazzara ha avuto luogo quest’oggi nelle vicinanze di Foggia per controversie tra essi insorte in materie d’interessi, e per l’offesa ricevuta il detto Iacuzio dal Mazzara di uno schiaffo in pubblico caffè, ieri sera, alla presenza di più persone. I padrini sono stati il signor Giannini per Iacuzio, e il signor Del Sordo per Mazzara, ambi guardie d’onore. Il duello ha avuto termine colla ferita del sig. Iacuzio con un colpo di scialba alla ciglia”.
La cruda cronaca del duello, con il ferimento dello Iacuzio, poteva avere anche dei risvolti più tragici, infatti, il Mazzara, visto il sangue sprigionarsi dal taglio da lui effettuato alla ciglia dello sfidante e pensando al peggio, si allontanò immediatamente dal luogo del duello, rendendosi irreperibile per più giorni.
Infatti, avvisati da qualche spia, sopraggiunsero ben presto i gendarmi con il comandante militare della provincia, allarmati dall’episodio e pronti ad evitare il duello ed arrestare entrambi i contendenti; ma, purtroppo era troppo tardi !
Questo duello tra gentiluomini, dato che coinvolse alcune guardie d’onore, incarico di prestigio, riservato solo a probi cittadini, fece molto scalpore a Foggia ed in provincia; tanto che il manoscritto “Villani” così recita: “Il pubblico intero intanto è sdegnato per un simile procedere di una gioventù senza freno, e della poca prudenza di ambo le parti”.
Pochissimi giorni dopo, il vescovo, informato del sanguinoso duello tra lo Iacuzio ed il Mazzara ed indignato per il ripetersi di tali episodi delittuosi, decise di scomunicare entrambi i duellanti, oltre naturalmente a chi si era pestato come padrino degli stessi ed a tutti gli altri organizzatori del duello.
Le scomuniche del vescovo fecero scalpore in città e furono notificate ai destinatari direttamente a mezzo delle stessa polizia.

Carmine de Leo - Presidente Amici Museo
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Foggia soldato americano seduto per pulitura scarpe. Anno 1944

Il lustrascarpe era un'attività lavorativa che si esercitava per strada, nelle vie centrali e nei pressi dei punti di arrivo dei forestieri (stazioni ferroviarie, ecc.). Se ne ha testimonianza anche nei film del neorealismo. A Foggia ce n'era uno sul piazzale antistante la chiesa di San Francesco Saverio, proprio dove oggi c'è l'edicola dei giornali. Un altro era presente sul Corso Vittorio Emanuele, oggi isola pedonale. Per i foggiani essi erano 'I PULIMME, appunto, i lustrascarpe.
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Un'impressionante foto della stazione bombardata.
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Foggia, Cortile interno dell'Istituto Maria Cristina di Savoia - squadra di ginnastica - a.s. 1931-1933

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Silesia
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Porta Arpana, Mercatino.
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Vertigine non è paura di cadere ma voglia di volare
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Re: Foggia, ieri...

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Ricostruzione colonnato dei giardini pubblici.
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Re: Foggia, ieri...

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Foggia, Ciò che resta dell’antico Palazzo Imperiale di Federico II di Svevia.
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