Foggia e la Fontana di Piazza XX Settembre..
Foggia oggi
Re: Foggia oggi
Foggia e la Fontana di Piazza XX Settembre..
Re: Foggia oggi
Foggia di notte
Re: Foggia oggi
Un pezzo di storia sepolto sotto i nostri piedi.
Si tratta del Parco Iconavetere in via Ciano a Foggia, un luogo sacro ma incredibilmente sconosciuto e dimenticato.
Qui sorgeva il Convento dei Frati Cappuccini e della Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli dove nel 1731 ci fu la prima apparizione al popolo foggiano della Madonna dei Sette Veli, dopo il devastante terremoto che distrusse la città.
Per il clamore sollevato dalla gente, accorse anche S. Alfonso Maria dè Liguori che vide l'apparizione della Madonna il giorno 22 marzo (era un giovedì santo) e in quella occasione avvenne un altro fatto miracoloso, il futuro santo levitò davanti alla folla dei fedeli e fu il segno tangibile della sacralità del luogo.
LA STORIA. Il Convento fu eretto verso la fine del 1500 lungo il Tratturo Regio fuori dalla città, ed era il punto di riferimento per i pastori dediti alla transumanza. Nel 1728 fu edificata la Cappella, mentre durante il Regno napoleonico il Convento fu dapprima confiscato e nel 1811, con l'occupazione militare francese, venne chiuso. Nel 1867 venne trasformato in Caserma per la Cavalleria, poi fu alloggiamento di reparti di artiglieria, fino ad essere un deposito di armi durante la Seconda Guerra Mondiale. Nel 1943 fu bombardato e per 2 anni i fabbricati semidistrutti furono il rifugio di molti sfollati.
Nel tempo numerosi crolli, abbandono e incuria, hanno ridotto tutto a pochi ruderi ancora oggi visibili. Serebbe auspicabile una campagna di scavi archeologici per restituire alla città un pezzo di storia.
Si tratta del Parco Iconavetere in via Ciano a Foggia, un luogo sacro ma incredibilmente sconosciuto e dimenticato.
Qui sorgeva il Convento dei Frati Cappuccini e della Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli dove nel 1731 ci fu la prima apparizione al popolo foggiano della Madonna dei Sette Veli, dopo il devastante terremoto che distrusse la città.
Per il clamore sollevato dalla gente, accorse anche S. Alfonso Maria dè Liguori che vide l'apparizione della Madonna il giorno 22 marzo (era un giovedì santo) e in quella occasione avvenne un altro fatto miracoloso, il futuro santo levitò davanti alla folla dei fedeli e fu il segno tangibile della sacralità del luogo.
LA STORIA. Il Convento fu eretto verso la fine del 1500 lungo il Tratturo Regio fuori dalla città, ed era il punto di riferimento per i pastori dediti alla transumanza. Nel 1728 fu edificata la Cappella, mentre durante il Regno napoleonico il Convento fu dapprima confiscato e nel 1811, con l'occupazione militare francese, venne chiuso. Nel 1867 venne trasformato in Caserma per la Cavalleria, poi fu alloggiamento di reparti di artiglieria, fino ad essere un deposito di armi durante la Seconda Guerra Mondiale. Nel 1943 fu bombardato e per 2 anni i fabbricati semidistrutti furono il rifugio di molti sfollati.
Nel tempo numerosi crolli, abbandono e incuria, hanno ridotto tutto a pochi ruderi ancora oggi visibili. Serebbe auspicabile una campagna di scavi archeologici per restituire alla città un pezzo di storia.
Re: Foggia oggi
Foggia, chiesa di Santa Maria della Misericordia (chiesa dei Morti o del Purgatorio)
Re: Foggia oggi
Foggia, palazzo Dogana
Re: Foggia oggi
Un'opera straordinaria
Il portone di bronzo della Chiesa di Gesù e Maria di Foggia opera del noto scultore foggiano Michele Maria Pernice.
Il suo nome è apparso in numerose pubblicazioni specializzate e volumi d'arte. Ha ottenuto riconoscimenti e critiche d'arte da importanti studiosi e critici contemporanei.
L’organicità dell’opera favorisce in modo singolare il concentrarsi della attuazione sull’effige solidamente modellata all’apice del basamento esaltato, da due figurazioni, Gesù con le mani che accolgono e Maria che prega, a sviluppo verticale e nelle quali pare che l’idealizzazione della fede, della speranza e della carità, diano una specie di trasparenza e di lievità al bronzo.
La maestosa porta della chiesa di Gesù e Maria, fu inaugurata il 29 giugno 2012.
Foto credits Ettore Braglia
Il portone di bronzo della Chiesa di Gesù e Maria di Foggia opera del noto scultore foggiano Michele Maria Pernice.
Il suo nome è apparso in numerose pubblicazioni specializzate e volumi d'arte. Ha ottenuto riconoscimenti e critiche d'arte da importanti studiosi e critici contemporanei.
L’organicità dell’opera favorisce in modo singolare il concentrarsi della attuazione sull’effige solidamente modellata all’apice del basamento esaltato, da due figurazioni, Gesù con le mani che accolgono e Maria che prega, a sviluppo verticale e nelle quali pare che l’idealizzazione della fede, della speranza e della carità, diano una specie di trasparenza e di lievità al bronzo.
La maestosa porta della chiesa di Gesù e Maria, fu inaugurata il 29 giugno 2012.
Foto credits Ettore Braglia