Parco Nazionale del Gargano

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essenze
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Parco Nazionale del Gargano

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“Quando si viaggia verso la Puglia non sono solo le indicazioni stradali a confermarlo, ma le immense terre piane bruciate dal sole, i campi di grano e le distese infinite di uliveti che dai bordi dell’autostrada si perdono a vista d’occhio verso l’interno.”


“Un insieme di monti rocciosi su un promontorio che si spinge nell'Adriatico meridionale: il Gargano. La punta più elevata è quella del monte Calvo di metri 1056…..tra il golfo di Manfredonia , Vieste, Peschici, Rodi Garganico e il tratto adriatico delle Isole Tremiti , è occupato quasi interamente da monti e da ampi altopiani, la più famosa di tutte è la Foresta Umbra. ….. il Gargano non è solo montagna, i suoi duecento chilometri di costa… fatta da arenili, pinete, insenature, strapiombi, dune, faraglioni, grotte…. un’esplosione di natura incontaminata e da illimitate distese di sabbia bianchissima, che conserva anche numerose testimonianze storiche … gli ipogei di punta Manaccore,con la splendida necropoli ipogea che si trova sul Monte Pucci e che conserva tutt’oggi ben 25 tombe integre appartenenti al periodo paleocristiano….”
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Silesia

Re: Parco Nazionale del Gargano

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Una splendida spiaggia di soffice sabbia chiara, lunga circa 1 chilometro ed incastonata all'interno di un'insenatura incantata, materia d'ispirazione per poeti, in un tratto di costa alta, frastagliata e costellata di meravigliose grotte marine. La spiaggia gode di un fascino selvaggio ed incontaminato, orlata da possenti faraglioni calcarei a strapiombo sul mare e con altri due enormi scogli che emergono dal mare a pochi chilometri dalla riva. Il mare è molto bello, con sfumature dal turchese allo smeraldo, cristallino e dai fondali sabbiosi, ideale per nuotare e fare il bagno
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Silesia

Re: Parco Nazionale del Gargano

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Non accusatemi di campanilismo se sostengo che la mia provincia è una delle piu' belle di Italia.
Mare, monti, laghi, isole...chi altri puo' vantare una tale variegata ricchezza?

Sarà perchè un po' mi manca, sarà che vengo continuamente stimolata con il corso professionale
che sto facendo allo studio, bellezze, storia della mia terra....
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Oltre 100 chilometri di costa ricoperta di pini d'aleppo e macchia mediterranea, ricca di spiagge, cale, baie, grotte marine, scogliere alte bianche, faraglioni e pittoreschi strapiombi verdeggianti costituiscono le bellezze naturalistiche del Gargano.
Silesia

Re: Parco Nazionale del Gargano

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"Panoramica di Foce Varano... Frazione di Ischitella - FG -
Il fiume che unisce il Lago Varano con il Mare Adriatico"

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smilla_e_la_neve
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Re: Parco Nazionale del Gargano

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In primavera la natura risvegli tutti i sensi, e a pochi passi dala mare, tra l'odore salmastro dell'Adriatico il Gargano offre la possibilità di fare passeggiate tra piante di straordinaria bellezza. Basta farsi accompagnare da due guide speciali.

La flora in questa stagione esplode in tutto il suo vigore, e tra il verde dei prati si possono ammimare numerose orchidee spontanee, alcune tipiche (Ophrys apulica, O. archipelagi, O. bertoloniiformis, O. biscutella, O. garganica, O. promontorii, O. sipontensis , Orchis quadripunctata e Serapias apulica) molte rare ed altre a rischio di estinzione.

Ogni anno il Gargano si trasforma in un paradiso botanico che non ha eguali in tutta Europa. Decine di specie di orchidee si schiudono tra i ciuffi d'erba in un trionfo di colori ben 86 specie di orchidee.
Se non puoi essere una via maestra, sii un sentiero.
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Perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione.
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smilla_e_la_neve
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Re: Parco Nazionale del Gargano

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Le orchidee del Gargano
Il Gargano, promontorio montuoso della Puglia settentrionale, sorprende per interessi storici e culturali, ma soprattutto per quelli naturalistici.

Tutto il territorio è caratterizzato da una spiccata variabilità floristica, da considerarsi uno dei più bei paesaggi d'Italia.

La particolare posizione geografica, la morfologia del territorio, l'infinita varietà di ambienti hanno favorito lo sviluppo di una flora quanto mai differenziata: piante tipicamente mediterranee, piante alpine, più di 2500 specie botaniche, che rappresentano circa il 35% dell'intera flora nazionale, un vero laboratorio botanico a cielo aperto.

È qui il vero paradiso delle orchidee spontanee: circa il 70% delle specie presenti in Europa.

Alcune sono comuni, altre presenti solo qui e in pochissimi altri siti, praticamente endemiche, come le Ophrys apulica, archipelagi, bertoloniiformis, biscutella, bremifera, cornuta, garganica, lacaitae, melena, parvimaculata, promontorii e sipontensis, l'Orchis quadripunctata e la Serapias apulica.

Botanici e appassionati visitano il Gargano in primavera, quando le orchidee fioriscono in numero maggiore.

A Mattinata c'è un'alta concentrazione di orchidee: circa 60 specie.

Ma tutto il Gargano è ricco di questi meravigliosi fiori dalla forma e dai colori sempre più bizzarri.

Infatti, i fiori di alcune specie di orchidee sono simili ad alcuni insetti: il calabrone, l'ape, il ragno, il bombo e altri ancora.

La forma di insetto che assume il fiore serve ad uno scopo ben preciso quello della conservazione delle singole specie.
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Orchidea: parola magica e fantasiosa che ci porta con l'immaginazione verso grandi foreste tropicali, dove una lussureggiante vegetazione conserva gelosamente i segreti di una natura che non si è ancora completamente svelata.

Il mondo di questi straordinari fiori è qui nel Gargano.

Le orchidee "regine" incontrastate tra i fiori, sono piante erbacee perenni. La famiglia delle Orchidaceae, distribuite in tutto il mondo, è la seconda come grandezza nell'ambito delle angiosperme e comprende circa 800 generi e più di 20.000 specie.

Le orchidee si dividono in epifite, e vivono sugli alberi, prevalentemente nelle zone equatoriali; e in geofite, e vivono nel terreno, in Europa.

Il nome Orchis, è stato dato nel IV secolo avanti Cristo dal greco Teofrasto, probabilmente ispirato dalla forma rotondeggiante dei due "tuberi" che compongono l'apparato radicale di alcune specie, simili ai testicoli dell'uomo.

Il fiore, le cui dimensioni possono variare dai 2, 3 centimetri fino a 7, sono formati da sei elementi chiamati tepali. Di cui tre esterni, i sepali; e tre interni, i petali. Il mediano di questi è il labello, che può modificare colore e forma in funzione dell'insetto che l'impollina. E in alcuni generi è munito di una struttura adatta a contenere il nettare.

In genere le orchidee emanano profumi delicati, alcune, però, possono emettere anche cattivo odore; mentre altre risultano completamente inodori.

Le orchidee che appartengono al genere Ophrys hanno fiori singolari, curiosi e misteriosi, un punto d'incontro tra il mondo degli insetti e quello vegetale.

In Europa vegetano circa 500 specie di orchidee appartenenti a 33 generi diversi.

L'Italia è particolarmente ricca di orchidee spontanee, circa 230 specie, raggruppate in 31 generi diversi.

La Puglia con 91 specie si conferma quale territorio italiano più "popoloso" seguito dalla Toscana (84) e dalla Emilia Romagna con 82 specie.

Una menzione particolare va al Gargano, il promontorio pugliese, con 86 specie.

Ben 61 le specie rinvenute al 1987, un valore tra i più alti in Europa e nel Mediterraneo.

Le ricerche da noi condotte in questi ultimi anni ci hanno permesso di rinvenire nuove entità finora mai segnalate, così da portare a 85 il numero delle specie appartenenti a 17 generi e un numero elevato di ibridi.

Questi singolarissimi fiori, sorprendenti per la ricchezza cromatica, abbelliscono i nostri boschi, colorano prati e colline e sono da sempre oggetto di interesse e di studio da parte di botanici di tutto il mondo.

Le orchidee spontanee del Gargano, uniche tra le ricchezze della nostra flora spontanea, sono qui davanti ai nostri occhi come testimoni di un patrimonio culturale che la natura rinnova ogni anno da sempre.

Un fiore difficile, prezioso ed effimero, come tutte le cose belle.

Impariamo a conoscerle, amarle, rispettarle. Solo così potremo assistere ogni anno allo spettacolo della fioritura di questi stupendi fiori che continueranno a sorriderci tra il verde dell'erba e le discontinue ombre dei boschi.

http://www.orchideedelgargano.it/8
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Re: Parco Nazionale del Gargano

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Nella tiepida rena con le falangi ricoperte, ad assumere un’impronta sul fondo della sabbia, buone le lasci riposare mentre il profumo d’un orto di mare salmastro e pungente ti fa sentire che sei vicino all’acqua, tanto vicino che lo sciacquio dell’onda che batte sulla riva, intona per te dolci canzoni che cullano memorie antiche. Il brusio degli echi marini esce dalle spume bianche, che appena baciano la terra si sciolgono come neve al sole. Natura che ti sovrasta e ti assorbe, nella tua fragile esistenza, ti senti domo, ogni rivolta scema difronte all’immenso. Si ha desiderio d’un impatto, d’un coinvolgimento completo, il tuo essere non ti basta più, vuoi far tua la magnificenza e il mistero della vita. E’ allora che il tuo spirito si fa piccino e pensi al tuo Dio, che te ne ha fatto grazia così per nulla.

(Mirella Narducci)
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Re: Parco Nazionale del Gargano

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....la terra ed il mare......
venivano dai più lontani estremi della vita,
questo è stupefacente,
da pensare che mai si sarebbero sfiorati, se non
attraversando da capo a piedi l'universo,
e invece neanche si erano dovuti cercare,
questo è incredibile, e tutto il difficile
era stato solo riconoscersi, riconoscersi,
una cosa di un attimo,il primo sguardo e già lo sapevano,
questo è il meraviglioso
- questo continuerebbero a raccontare, per sempre,
nelle terre di Carewall,
perché nessuno possa dimenticare che non si è mai lontani abbastanza per trovarsi,
mai - lontani abbastanza - per trovarsi - lo erano quei due, lontani più di chiunque altro...

Alessandro Baricco, Oceano Mare
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Re: Parco Nazionale del Gargano

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La presenza dell’uomo sul Gargano risale all’età paleolitica, 40.000 anni fa, a testimoniarlo sono stati il ritrovamento di pitture rupestri, rudimentali utensili di pietra e sepolture. In passato l’uomo si dedicò principalmente alla caccia e alla raccolta, col passare del tempo iniziò ad apprendere la pratica della pastorizia e dell’allevamento, abbandonando così l’era del nomadismo e favorendo l’insediamento stabile. Documenti importanti che permettono di notare l’evoluzione dell’uomo del Gargano sono nei pressi di Manfredonia, a Coppa Nevigata, e la “grotta Scaloria” caratterizzata da un coplesso di caverne, grotte e meandri. Nei pressi di Rignano Garganico con la “grotta Pagliacci” , nelle vicinanze dei laghi di Varano e di Lesina, altri paesi come Carpino, Peschici, Sannicandro, Vieste, Rodi Garganico. Uno dei passaggi più importanti si verificò in seguito alla nascita di nuove civiltà, tra l’VIII e il IX secolo a.C. con l’arrivo di coloni provenienti dalla sponda opposta dell’Adriatico, si formò il gruppo etnico dei Dauni. Il Gargano col passare degli anni divenne un importante centro di vita spirituale, sul Monte Dodoneo, attualmente Monte Sacro, dove sorse un tempio dedicato a Zeus. Tra il IV e il III secolo a.C. avvenne l’arrivo dei Romani che sottomisero il Gargano e il resto della Puglia. Sia Vieste che Siponto divennero porti importanti per gli scambi commerciali con la Grecia. Successivamente con la caduta dell’impero romano si verificò il fenomeno della malaria soprattutto nelle zone con paludi e acquitrini, a questo si aggiunsero le incursioni saracene e bizantine che provocarono migrazioni del popolazone dalle zone costiere, e a dirigersi verso le zone più interne e sicure del Gargano. In seguito a tutto questo ci fu un netto calo demografico e un arretramento dell’agricoltura. Tra il VI e il XII secolo nacque il culto dell’Arcangelo Michele, il santuario a Monte Sant’Angelo ebbe notevole importanza, diventando la tappa obbligatoria per chi si recava in quelle zone. Il Gargano ebbe diversi insediamenti, dai Longobardi ai Bizantini, ai Normanni, agli Angioini e gli Aragonesi. All’inizio del XV secolo fu suddiviso fra i diversi feudatari, e successivamente sotto il dominio spagnolo e borbonico, tutto ciò terminò con l’Unità d’Italia.
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Re: Parco Nazionale del Gargano

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Baia dei Campi - Vieste Pugnochiuso

La Spiaggia ghiaiosa è inserita in una baia protetta a sud dallo Scoglio di Campi ed è circondata da piante di olivi e pini. E l'ideale per chi ama la pesca. Presenti lungo la costa numerose grotte marine come la "Grotta Dei Due Occhi",la solare"Grotta Sfondata" e l'unica "Grotta Calda o Rossa", oltre ad altre più piccole. Più a sud è presente la baia di Pugnochiuso.
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