"Fuggi da Foggia"

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"Fuggi da Foggia"

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La vera storia del detto "Fuggi da Foggia"

Ecco perchè sin dal 1700, il detto è divenuto "proverbio"
Nel corso del XVIII secolo, un certo abate Longano, studioso, politico, ed acuto osservatore, scrisse nei suoi "Viaggi per lo Regno di Napoli" delle sue esperienze visitando Foggia.
"Innumerevoli erano i disagi ed i pericoli in
agguato nella città e pronti ad aggredire l'incauto visitatore:
aria mefitica, sporcizia dilagante, locande scomode ed inospitali e, ancora, caldo insopportabile, fetori ripugnanti, zanzare ed ogni altra sorta di insetti; oppure, freddo intenso, umidità perniciosa, febbre terzana...."
"...l'indole perversa degli abitanti: svogliati ed
insolenti gli uomini, ma anche violenti e consumati da insana passione per vino, gioco d'azzardo e furto;
focose le donne, ladre pure esse e soprattutto inclini
alla lascivia godereccia..."

Azzzzzzzzzzzzzz! :ooh:

E' preso da face book ed a parte la storia delle donne focose e godereccie ( :ahahah: ma dove era capitato questo, a porta Manfredonia?), mi piace riportare uno dei tanti commenti
relativi all'argomento.

"Tutte le città erano un tempo malsane e comunque il Longano, fra i tanti viaggiatori che transitarono per Foggia, fu l'unico a parlarle male.
Ricordo che c'era anche un motivo relativo alla sua sistemazione...in città. Scrissi un po' di tempo fa alcuni articoli di vari viaggiatori in Foggia, il più bello è quello di una scrittrice napoletana, poi ve n'è un altro di una francesina nell'Ottocento, che rischiò di essere rapita a Trani e quindi Foggia le parve poi come un paradiso!"

C.D.
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Bisogna avere in sè il caos per partorire una stella che danzi
(F. Nietzsche)


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