Lago di Varano

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Re: Lago di Varano

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Sorgente Irchia che alimenta il Lago di Varano
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Bisogna avere in sè il caos per partorire una stella che danzi
(F. Nietzsche)


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Re: Lago di Varano

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Lago di Varano
La garzetta (con il suo riflesso) a "caccia"
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Bisogna avere in sè il caos per partorire una stella che danzi
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Re: Lago di Varano

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Io sogno la mia pittura...Poi dipingo il mio sogno. Emoticon wink
(Vincent Van Gogh)

Il Sogno del Lago di Varano
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Bisogna avere in sè il caos per partorire una stella che danzi
(F. Nietzsche)


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Silesia
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Re: Lago di Varano

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Il Lago di Varano e la Leggenda della Città Scomparsa: Uria
Uno dei patrimoni più sublimi del Gargano è il Lago di Varano, un lago salato rifornito da molte sorgenti di acqua dolce provenienti dalle montagne dei paesi vicini e da due canali che comunicano con il mare: il Canale di Varano e il Canale di Capoiale. Il Lago è un vero e proprio Paradiso per i pescatori del posto, che ogni giorno con i loro “sann’r” (i Sandali), delle semplici barchette senza motore si avventurano tra le vie del lago per coltivare cozze, le “laurate” (le orate) e “u captòn” (il capitone)….e così sulle tavole garganiche ogni mattina grazie al lago e grazie al mare il pesce è sempre fresco, salutare e buonissimo.

Al Lago di Varano è legata una leggenda molto suggestiva. Si racconta che tanti anni fa, anziché le acque del lago, esisteva una città, “Uria”, governata da Re Tauro. Un popolo dai comportamenti violenti e scellerati che scatenarono l’ira di Dio. Dio infastidito dalla loro cattiveria riversò sulla città un diluvio che distrusse quasi tutto. Una sola persona si salvò: una ragazza dal nome “Nunzia”, una fanciulla dal cuore semplice che trascorreva le sue giornate all’insegna della preghiera, del lavoro e del suo innamorato.

Nunzia, rendendosi conto della catastrofe che si stava riversando sul suo paese e soprattutto vedendo il suo innamorato in pericolo, lanciò un gomitolo di lana tra le acque per salvare il suo promesso sposo, purtroppo il suo tentativo fu invano: non riuscì a salvarlo, ma quel gesto fermo il diluvio. Una sola abitazione si salvò: la casa di Nunzia. Si dice ancora che l’anima della ragazza continui ad aleggiare tra le acque del Lago di Varano e che in certe notti si sente il suo canto straziante che ancora canta all’Amore perduto. Così nasce la Chiesa dell’Annunziata del Crocifisso di Varano, meglio conosciuta come la Chiesa del Santissimo Crocifisso di Varano.
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Vertigine non è paura di cadere ma voglia di volare
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Re: Lago di Varano

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Re: Lago di Varano

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Re: Lago di Varano

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Al lago di Varano è legata una leggenda molto suggestiva.
Si racconta che tanti anni fa, al posto delle acque del lago, esisteva una città, “ URIA ”, governata da re Tauro.
Un popolo dai comportamenti violenti e scellerati che scatenarono l’ira di Dio.
Dio, infastidito dalla loro cattiveria, riversò sulla città un diluvio che distrusse quasi tutto.
Una sola persona si salvò: una ragazza del nume “Nunzia”, una fanciulla dal cuore semplice che trascorreva le sue giornate all’insegna della preghiera, del lavoro e del suo innamorato.
Nunzia, rendendosi conto della catastrofe che si stava riversando sul suo paese e soprattutto vedendo il suo innamorato in pericolo, lanciò un gomitolo di lana tra le acque per salvare il suo promesso sposo; purtroppo il suo tentativo fu invano: non riuscì a salvarlo, ma quel gesto fermò il diluvio.
Una sola abitazione si salvò: la casa di Nunzia.
Si dice ancora che l’anima della ragazza continui ad aleggiare tra le acque del lago Varano e che in certe notti si sente il suo canto straziante che ancora canta all’Amore perduto.
Così nasce la Chiesa dell’Annunziata del Crocifisso di Varano, meglio conosciuto come la Chiesa del Santissimo Crocifisso di Varano. (vicodelgarganoinfoeventi )
*** fonte ( civico93.it )

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